Zombie Food: non sappiamo cosa mangiamo

Di Barbara Molisano 4 minuti di lettura

Sappiamo sempre cosa stiamo mangiando? Riconosciamo prodotti camuffati o manipolazioni che trasformano materie prime con l’aggiunta di sostanze chimiche dannose per la salute? Un interessante studio di Felice Adinolfi e Lucrezia Modesto per il Centro Studi Divulga de Coldiretti dal titolo “Zombie Food” potrebbe far luce su ciò che viene servito sulle nostre tavole.

Dagli alimenti mascherati alle etichette ingannevoli, ci sono molte minacce per la salute dei consumatori.

Gli alimenti ultra-lavorati fanno male alla salute. In queste pagine abbiamo più volte messo in guardia contro il consumo di cibi ultra-lavorati, poiché non sono salutari. Il suo consumo però non accenna a diminuire, anzi aumenta, mostrando una certa “distrazione” dal nostro benessere.

Il mercato alimentare è sempre più ricco di prodotti con “con” (la cui etichetta indica la presenza di alcuni elementi oltre agli ingredienti principali) e prodotti “senza” (quelli che mancano di qualcosa rispetto agli ingredienti principali). Entrambe le categorie ottengono questi prodotti attraverso processi di trasformazione né naturali né salutari.

Convenienza delle multinazionali del cibo

Le multinazionali del cibo cercano di promuoverli come salutari e convenienti, e hanno anche molto successo: in Europa, gli alimenti ricchi di addensanti, dolcificanti e coloranti hanno una media di circa un quarto delle calorie digeribili, negli Stati Uniti la percentuale arriva fino al 60%. Nei paesi a basso reddito, il consumo si aggira intorno al 30%.

L’Italia è il Paese con il minor consumo di alimenti ultralavorati (14%).

Ad essere onesti, i dati sono molto preoccupanti per bambini e adolescenti: negli Stati Uniti e in Canada consumano alimenti ultra-lavorati rispettivamente per il 65-70% e il 60% del loro apporto calorico totale.

Obesità e malattie non trasmissibili

Numerosi studi scientifici concordano sul fatto che questi cocktail con additivi siano estremamente malsani, in quanto si ritiene siano responsabili dell’aumento dell’obesità e delle cosiddette malattie non trasmissibili (diabete, cancro, malattie cardiovascolari). Studi recenti sembrano collegare i problemi di declino cognitivo al consumo a lungo termine di cibi ultra-elaborati. Ciò che oggi è una prova incontrovertibile è il legame tra il consumo di alimenti ultra-lavorati nell’infanzia e l’insorgenza dell’obesità nell’età adulta.

Pane e cereali

Zombie Food ci mette di fronte a una realtà che non sapevamo nemmeno esistesse. Cosa c’è di più sano del pane? Pane sano, cioè fatto solo di acqua, farina e lievito. Dobbiamo quindi sapere che la baguette calda e croccante che sfornano i supermercati non solo proviene da forme surgelate (e questo si sapeva), ma può contenere anche fino a quindici ingredienti che non hanno nulla a che fare con acqua, farina e lievito.

Che ne dici di un sano cereale per colazione? Possono anche avere trenta diversi additivi. Il famigerato olio di palma (sebbene ora sia usato meno, o almeno non usato affatto, è diventato un punto di orgoglio) viene raffinato, sbiancato e deodorato prima di essere elencato come ingrediente in creme spalmabili, biscotti e caramelle.

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