(Money.it) Con la bella stagione, purtroppo, non torna solo il caldo ma anche il fastidioso ronzio delle zanzare e non c’è spray o zampirone che riesca a tenerle lontano. E sicuramente tutti conoscono – purtroppo – i fastidiosi effetti di una puntura di zanzara: pomfi pruriginosi per giorni.
Ciò accade perché al momento della “puntura” uno dei 6 aghi della zanzara che compone quello che all’apparenza sembra essere un solo “ago” si occupa di iniettare la saliva nel nostro sangue – mentre altri 2 seghettano la pelle, altri 2 fungono da divaricatori e l’ultimo si occupa del prelievo di sangue. Saliva che non solo ha effetto anestetizzante per non farci accorgere della puntura, ma ha anche un effetto anticoagulante e irritante per aumentare il flusso sanguigno
E se la puntura di zanzara risulta essere fastidiosa per ogni persona, alcune purtroppo hanno delle vere e proprie reazioni allergiche, come chi soffre della sindrome di Skeeter, una reazione infiammatoria piuttosto rara. Ecco cos’è, come riconoscerla e quali sono i rimedi.
Zanzare, attenzione alla sindrome di Skeeter: cos’è
La sindrome di Skeeter è una delle numerose forme di risposta allergica alle punture di zanzara e consiste in una reazione infiammatoria relativamente rara al morso di questo insetto. La sindrome di Skeeter è causata da polipeptidi allergenici presenti nella saliva delle zanzare.
Con la sindrome di Skeeter, al momento della puntura, il corpo interpreta erroneamente le proteine presenti nella saliva come dannose e il sistema immunitario risponde innescando una reazione allergica. Questa sindrome può avere un grande impatto sulla capacità delle persone di godersi la vita all’aria aperta.
Quali sono i sintomi della sindrome di Skeeter?
Se è vero che ogni persona punta da una
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