Le sensazioni gusto-olfattive date dal vino cambiano a seconda della musica che ascoltiamo. I nostri sensi sono connessi in un equilibrio che deve essere cercato e valorizzato per una vera e propria esperienza immersiva. Se è vero che il vino è un piacere , può essere reso ancor più sublime con le giuste note in sottofondo
Il professor Larry Lockshin, professore di Marketing del Vino presso l’Università del South Australia ad Adelaide, afferma: ” Non c’è dubbio che la musica influenzi direttamente le nostre emozioni e questi sentimenti inconsci possono cambiare il modo in cui percepiamo gli stimoli attraverso i nostri sensi, la ricerca mostra che la musica di tipo diverso e con diverso ritmo può avere effetti differenti. Come sappiamo anche la musica viene percepita e apprezzata in modo differenziato. Come può un tipo di musica avere lo stesso effetto su una serie di persone?”
Secondo Lochshin, in accordo con le teorie di un altro studio datato 2017 ad opera di Charles Spencer, professore presso il Crossmodal Research Laboratory dell’Università di Oxford, non ci si deve riferire ad un’unica tipologia di accompagnamento musicale quando si parla di relazioni tra vino e musica.
Anna Mantheaki, distillatrice presso la Westward Whisky di Portland, enologa e viticoltrice, suggerisce un approccio innovativo per le aziende vinicole: provare a proporre delle playlist nelle proprie sale di degustazione e tentare di condurre dei semplici sondaggi sul gradimento del vino con differenti accompagnamenti musicali ai propri ospiti.
Il mondo del vino incontra quindi no solo la fonobiologico ma anche il sistema di percezione e di equilibrio e connessione dei vari sensi. Queste ricerche vanno contro alla consuetudine oramai consolidata per cui la maggior parte dei professionisti e dei critici cerca di degustare in ambienti silenziosi, quasi asettici. Mentre le ricerche degli ultimi 5 anni ci pongono la domanda se il vino possa essere meglio apprezzato, compreso e valutato con la giusta selezione musicale in abbinamento.