Warren Buffett: ridotta la partecipazione in BYD da parte di Berkshire Hathaway

Di Stefano Trevisan 3 minuti di lettura
Warren Buffett
Warren Buffett - USA International Trade Administration, Public domain, via Wikimedia Commons

L’Oracolo di Omaha Warren Buffett è risaputo avere grande lungimiranza. Ultimamente, Berkshire Hathaway, la sua creatura, ha ridotto la sua partecipazione nel produttore cinese di veicoli elettrici BYD al 6,9%. Secondo un annuncio alla Borsa di Hong Kong, la società ha venduto 1,3 milioni di azioni per 39,8 milioni di dollari. Questa operazione ha portato la quota di Berkshire dal 7% al 6,9%.

Buffett aveva originariamente acquistato circa 225 milioni di azioni BYD nel 2008 per un investimento di circa 230 milioni di dollari. Questa mossa si è rivelata estremamente vantaggiosa, in quanto il mercato dei veicoli elettrici ha visto una crescita esplosiva sia in Cina che a livello globale.

Storia degli investimenti e delle vendite

Negli ultimi anni, Berkshire ha progressivamente ridotto la sua partecipazione in BYD. Tra il 2022 e il 2023, la società ha venduto metà delle sue azioni, approfittando di un aumento del prezzo del titolo di quasi il 600% dal 2008 ad aprile 2022. Le normative di Hong Kong richiedono la comunicazione delle vendite solo quando la partecipazione supera un numero intero, quindi se la quota di Berkshire scenderà sotto il 6%, sarà necessario un altro deposito.

Nel 2010, Buffett ha attribuito il merito dell’investimento in BYD a Charlie Munger, il defunto vicepresidente di Berkshire, che aveva conosciuto l’azienda attraverso Li Lu, fondatore di Himalaya Capital.

Concorrenza e tariffe internazionali

Nel quarto trimestre del 2023, BYD ha superato Tesla diventando il primo produttore mondiale di veicoli elettrici, vendendo più auto a batteria rispetto al rivale statunitense. Le azioni di BYD, quotate a Hong Kong, sono salite del 9% la scorsa settimana, in seguito all’annuncio delle nuove tariffe europee sui veicoli elettrici cinesi, che si sono rivelate inferiori alle aspettative del mercato.

La Commissione europea ha introdotto dazi provvisori dal 17 al 38% sui veicoli elettrici importati dalla Cina, oltre alla tariffa esistente del 10%. Questo annuncio è seguito a un’indagine sui sussidi statali cinesi al settore e un mese dopo che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha imposto una tariffa del 100% sui veicoli elettrici cinesi importati negli USA.

Bruxelles ha imposto a BYD una tariffa aggiuntiva del 17,4%, la più bassa tra le società cinesi citate. Grazie al suo investimento in una fabbrica di veicoli elettrici in Ungheria e agli elevati margini di profitto, BYD è ben posizionata per affrontare le nuove tariffe. L’azienda ha criticato duramente la decisione della Commissione europea, affermando che “la decisione non solo è contraria ai principi dell’economia di mercato e alle regole del commercio internazionale, ma potrebbe anche avere un impatto negativo sulla stabilità della catena di fornitura globale di auto e sulla cooperazione economica e commerciale tra Cina e UE”.

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