Walt Disney: riorganizzazione al via, cosa fare con azioni a Wall Street?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it)

Topolino non si salva dai tagli. Walt Disney intende ridurre la propria forza lavoro di 7.000 unità, corrispondenti al 3% del totale, nell’ambito di un piano di ristrutturazione che punta a realizzare 5,5 miliardi di dollari di risparmi nei prossimi cinque anni. Ad annunciarlo è l’amministratore delegato Bob Iger, da poco tornato alla guida della società.
Walt Disney si sta “imbarcando in una significativa trasformazione” che si tradurrà in una “crescita e in una redditività sostenute nelle nostre attività di streaming, posizionandoci per cavalcare le sfide economiche globali e portare risultati agli azionisti”, afferma la società. Il piano sembra piacere a Wall Street (nonostante l’attuale fase negativa del titolo) soprattutto dopo una trimestrale sopra le attese, con utili e ricavi in rialzo: il fatturato è salito dell’8% a 23,5 miliardi, mentre i profitti sono aumentati a 1,28 miliardi. Per Disney+, però, il trimestre passato ha registrato una perdita di 2,4 milioni di abbonati su un totale di 161,8 milioni. Nel complesso, comunque, la divisione streaming ha generato 5,3 miliardi di ricavi, in aumento del 13%.

Walt Disney, le quotazioni hanno ritracciato il 50% del rialzo di gennaio ma potrebbe non bastare

Quotato sul New York Stock Exchange, il titolo Walt Disney sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di venerdì. Dopo un’apertura molto al di sotto della chiusura precedente, infatti, le quotazioni si sono mantenute tutta la giornata all’interno di uno stretto trading range compreso tra i livelli 98,96 e 100,43.

Dopo il recente massimo relativo toccato lo scorso 9 febbraio a quota 113,33, i corsi hanno intrapreso un andamento fortemente discendente che li ha portati a realizzare un ritracciamento di Fibonacci pari al 50% dello spiccato trend rialzista verificatosi nel mese di gennaio. Purtroppo però tale storno non è sufficiente per affermare che il ribasso sia terminato sia perché l’intero comparto azionario americano appare molto debole, sia perché non è ancora stato raggiunto l’importante supporto posizionato sul livello 97,12. Solo a quel punto, quindi, sarà possibile ipotizzare un eventuale rimbalzo.

Dal punto di vista operativo, pertanto, al momento l’ingresso in posizioni long è da sconsigliare, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte alla violazione di quota 98,96 con obiettivo molto v


© Borsa e Finanza

Leggi l’articolo completo su Borsa e Finanza

Condividi questo articolo
Exit mobile version