(Finanza.com) Wall Street rimane sotto pressione dopo le due audizioni di Jerome Powell, numero uno della Fed, al Senato e alla Camera del Congresso Usa, tenute negli ultimi due giorni.
Nella sessione di ieri gli indici azionari Usa hanno chiuso contrastati, riuscendo a evitare il tonfo della sessione precedente, che ha visto il Dow Jones crollare fino a quasi -600 punti, azzerando i rialzi riportati dall’inizio del 2023 e lo S&P 500 scivolare sotto la soglia di 4.000 punti.
Ieri, il Dow Jones ha chiuso in calo di 58.06 punti, o dello 0,18%, a 32.798 punti circa; lo S&P 500 è salito dello 0,14% a 3.992 punti, mentre il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,40% a quota 11.576.
Alle 13.44 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones scendono dello 0,13%, i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,34%, i futures sul Nasdaq perdono lo 0,58%.
Attesa a questo punto per il grande market cruciale per Wall Street e per l’azionario mondiale, che sarà reso noto domani, venerdì 10 marzo, alle 14.30 ora italiana, e che fornirà segnali più precisi alla Fed di Powell, dunque ai mercati, sulla direzione futura dei rialzi dei tassi. Si tratta del report occupazionale Usa di febbraio, che darà indicazioni sia sulla crescita dei nuovi posti di lavoro che sul tasso di disoccupazione.
Nel far riferimento a un’economia più solida delle attese, il numero uno della Fed Jerome Powell ha detto chiaramente, nella sua audiz
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