Vuoi comprare o vendere oro o metalli preziosi? Occhio alle tasse

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) Quali sono gli obblighi fiscali che emergono dalla compravendita di oro e metalli preziosi da investimento? Ma soprattutto in quale modo si determina la plusvalenza? È bene ricordare, infatti, che le eventuali plusvalenze generate dalla cessione di oro e metalli preziosi sono tassate attraverso un’imposta sostitutiva del 26%.

Il legislatore ha assoggettato alla tassazione i metalli preziosi quando sono allo stato grezzo – come ad esempio possono essere le polveri ed i lingotti – o di tipo monetale (le classiche monete d’oro). Non viene tassata invece la cessione di oro usato: deve, però, ricondursi all’oreficeria (quindi anelli, bracciali e via discorrendo).

È importante ribadirlo, in modo da chiarire ulteriormente questo punto. Per quanto riguarda le monete d’oro, l’articolo 67, lettera c-ter), comma 1 del DPR n. 917/86 prevede che siano sottoposte a tassazione. Discorso diverso, invece, per i gioielli: in questo caso alcune indicazioni arrivano dalla circolare n. 165/E/1998 dell’Agenzia delle Entrate, che ha chiarito che i metalli preziosi lavorati – quali appunto sono i gioielli – risultano essere esclusi qualsiasi tassazione. Vi sono assoggettati, invece, quelli allo stato grezzo come lingotti, pani e verghe. E quelli monetari, come abbiamo visto in precedenza.

Metalli preziosi, cosa sono

Che cosa sono i metalli preziosi? A darne una definizione dettagliata e precisa ci ha pensato l’articolo 1 della Legge n. 7/2000, che prevede che rientrino in questa categoria i seguenti beni:

  • oro da investimento. Con questo termine viene inteso l’oro in forma di lingotto o placchette di peso accettato dal mercato. Il loro peso, comunque vada, deve essere superiore ad 1 grammo e devono avere una purezza pari o superiore a 995 millesimi;
  • monete d’oro. Devono avere una purezza pari o superiore a 900 millesimi e devono essere state coniate dopo il 1800. Devono aver avuto corso legale nel paese d’origine e devono essere vendute ad un prezzo che non deve superare l’80% del valore dell’oro in esse contenute nel mercato libero. Le monete d’oro, inoltre, devono essere contenute nell’elenco che è stato predisposto dalla Commissione delle Comunità europee ed annualmente pubblicato nella Gazzetta europea;
  • il materiale d’oro, che viene utilizzato dalle industrie, in forma di semilavorato. Deve avere una purezza pari o superiore a 325 millesimi. Stiamo parlando di granuli, polveri e pani di oro.

Rimangono esclusi dalla disciplina dei metalli preziosi l’oro da gioielleria ad uso


© QuiFinanza

Leggi l’articolo completo su QuiFinanza

TAGGATO:
Condividi questo articolo
Exit mobile version