Con il lockdown sono stati tantissimi i voli cancellati. Ma le compagnie aeree sono molto restie ad effettuare i rimborsi, preferendo i voucher.
Secondo il Codacons parla di “pratiche che garantirebbero liquidità alle compagnie aeree danneggiando ingiustamente i consumatori”.
Sono tante le storie raccontate dai consumatori a riguardo.
“Il 3 giugno ho comprato due biglietti Alitalia per la linea da Roma a Valencia, sono partito il 6 luglio e sono tornato l’8 luglio – afferma Giovanni C. – La mattina del 18 giugno ho ricevuto un’e-mail da Alitalia che mi informava che il volo perso è stato annullato a causa dell’emergenza del coronavirus. Ma è impossibile ascoltare qualcuno che chiarisca i termini del rimborso, cercando un altro vettore per il viaggio di andata. Il numero verde nell’e-mail è costantemente occupato o la linea scende Inoltre, non esiste più alcun riferimento online per il volo di ritorno Alitalia Valencia-Fiumicino l’8 luglio, quindi dubito che abbiano già deciso di annullare, ma che si riservino il diritto di avvisarci entro pochi giorni “
I dati di ENAC: dal 3 giugno rimborsi e più coupon per voli cancellati
ENAC (National Civil Aviation Authority), di fronte a numerosi rapporti sulle cancellazioni dei voli, ha ricordato alle compagnie di rispettare le normative europee in materia di protezione dei passeggeri. E specificare che in caso di cancellazione del volo per motivi non imputabili a Covid-19, il regolamento UE n. 261 del 2004 prevede il rimborso del biglietto e non la fornitura di un coupon.
L’ENAC ha dichiarato questo ricordando che dal 3 giugno “le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche nel territorio nazionale e nell’area europea, Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord” sono state eliminate, in modo che “Le cancellazioni effettuate da questi dati non sembrano essere rintracciato, tranne in casi speciali, per cause determinate da Covid-19, ma per elezioni commerciali. “Da qui la minaccia” di avviare procedure sanzionatorie contro i vettori nel caso in cui venga accertata una violazione delle normative comunitarie applicabili ”
La pratica dei coupon anziché dei rimborsi
Secondo la normativa recente, il rimborso è possibile solo quando la cancellazione del volo è dovuta
“a misure adottate da autorità nazionali, internazionali o straniere, a causa dell’urgenza epidemiologica di COVID-19“
L’apertura delle frontiere dell’UE dal 3 giugno rende improbabili le cancellazioni collegate direttamente o indirettamente a Covid-19. Da qui la nota ENAC che per i voli cancellati dal 3 giugno, il passeggero può rifiutare il coupon e deve essere rimborsato. Non poche le proteste delle associazioni dei consumatori come Codacons.