(Money.it) Negli ultimi giorni si è tornato a parlare del (falso) volantino del ministero dell’Interno che durante il lockdown invitava le persone a garantire l’accesso ai propri appartamenti, in ragione di presunti controlli ai non residenti. Per il momento non si sa con certezza se l’argomento sia tornato in auge sui social semplicemente per il passaparola o se, effettivamente, i ladri abbiano fatto un nuovo tentativo. Già durante marzo 2020, quando per la prima volta sono apparsi questi tipi di volantini, le amministrazioni comunali e le forze di polizia sono intervenute tempestivamente, allertando i cittadini sulla possibile truffa.
Non che ce ne fosse particolare bisogno, dato che la maggior parte dei cittadini ha notato immediatamente la stranezza del volantino e del suo contenuto bizzarro, diffondendo il più possibile l’allarme sui social network. Per quello che ne sappiamo, nessun colpo è andato a segno tramite il falso avviso ministeriale, ma la prudenza non è mai troppa. Bisogna comunque tenere in considerazione che senza leggere attentamente il volantino potrebbe essere scambiato per un messaggio autentico, perlomeno quanto all’apparenza. Oltretutto, la minaccia di sanzioni penali potrebbe spaventare e così indurre ad adeguarsi senza porsi troppe domande. La cronaca italiana è tristemente piena di episodi del genere, non sempre conclusi con un lieto fine. Ecco perché è importante sapere perché il volantino è una truffa e dunque come riconoscere casi simili per comportarsi in modo adeguato.
Volantino del ministero dell’Interno, perché è una truffa e come tutelarsi
Il volantino in questione ha colto al balzo la situazione provocata dalla pandemia e provato a cavalcare l’onda delle restrizioni applicate agli spostamenti dei cittadini. Eppure, non è la prima volta in cui i ladri d’appartamento – presumibilmente chi si cela dietro a questo escamotage – tentano di spia
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