Vitamina A: salute e alimentazione

Di Alessio Perini 5 minuti di lettura
dieta ipocalorica

La vitamina A o retinolo è una vitamina molto importante per la nostra salute e svolge un ruolo cruciale nel corretto funzionamento di molti sistemi. Infatti è fondamentale per la vista e la crescita di ossa e denti, rinforza le nostre difese immunitarie, mantiene sani pelle, capelli e mucose, ha la capacità di proteggerci dai tumori. Scopri le proprietà e i benefici della vitamina A, cosa rischi se sei carente e quali alimenti sono in tavola per assicurarti di assumerne sempre la giusta quantità.

Cos’è la vitamina A?

A è una vitamina liposolubile che si presenta naturalmente in varie forme. La sua funzione biologica è infatti svolta da vari composti chiamati retinoidi, di cui se ne conoscono almeno 1.500 tipi diversi, sia naturali che sintetici. Anche i carotenoidi, pigmenti vegetali, sono considerati precursori della vitamina A. Infatti, gli alimenti vegetali sono la migliore fonte di carotenoidi con attività provitaminica, i. possono essere assorbiti dall’organismo e quindi convertiti in vitamine. Quelli che di solito vengono assunti con il cibo, in particolare frutta e verdura:

α-carotene.
β-carotene.
luteina
Zeaxantina.
Criptoxantina.
licopene.
Tra questi, il composto più comune con la migliore attività provitaminica è il β-carotene. Il licopene e la luteina, invece, sono i carotenoidi non provitaminici più conosciuti, mentre negli integratori le molecole più utilizzate sono l’acetato di retinile, il palmitato di retinile e il retinolo. La vitamina A fu scoperta nel 1913 da due ricercatori americani, Elmer W. McCollum e M. Davis, i quali dimostrarono che questa sostanza, presente nel burro e nel tuorlo d’uovo, è necessaria per la crescita dei topi da laboratorio.

Nel 1916, questa molecola fu chiamata A per distinguerla dalle vitamine del gruppo B idrosolubili. Pochi anni dopo, nel 1920, si scoprì che il β-carotene aveva attività vitaminica fino a quando non fu dimostrato che era attivo nei ratti. UN.

La struttura chimica della vitamina A e del β-carotene fu scoperta all’inizio degli anni ’30.

Vitamina A e carotenoidi: Con il termine vitamina A si fa riferimento sia al retinolo che ai suoi analoghi, composti chimicamente affini alla vitamina A detti retinoidi (tra cui retinale, tretinoina, isotretinoina e alitretinoina): in tutti i casi si tratta di una vitamina A preformata presente negli alimenti. In particolare il retinolo è la forma in cui la vitamina viene assorbita, trasportata e immagazzinata, l’acido retinoico è il metabolita attivo che svolge le funzioni della vitamina, ad eccezione dell’elaborazione visiva, che è mediata dalla retina.

Ma il nostro organismo può ricevere anche attraverso il cibo i precursori della vitamina A, cioè i carotenoidi, pigmenti giallo-rossi, ampiamente diffusi in natura, che l’organismo converte in vitamine dopo l’ingestione.

Il principale è il beta-carotene, noto anche come provitamina A. Se sei interessato a questo argomento, dai un’occhiata al nostro approfondimento sui carotenoidi.

Vitamina A: a cosa serve?

Essendo coinvolto nelle naturali difese dell’organismo, una sua carenza può quindi compromettere il funzionamento delle prime difese, cioè delle barriere anatomiche come la barriera epiteliale, che comprende la pelle e le mucose delle vie respiratorie. Secondo la ricerca, la carenza di vitamina A determina l’alterazione delle mucose e, in particolare, la perdita delle cellule produttrici di muco, filtro naturale che impedisce la penetrazione di microrganismi patogeni. Infatti, il muco permette loro di rimanere ed essere espulsi dal corpo. Anche la prima linea di difesa, rappresentata da cellule come eosinofili, basofili, macrofagi, neutrofili, cellule dendritiche e linfociti B e T, può essere compromessa da una carenza di vitamina A. Negli animali sono quindi presenti retinolo e retinoidi. mentre i carotenoidi si trovano principalmente negli alimenti vegetali, in particolare nelle verdure a foglia verde e giallo-arancio.

Tuttavia, le due fonti di vitamina A non sono equivalenti, in quanto il retinolo, presente nei prodotti di origine animale, viene assorbito dall’organismo per l’80-90%.

Allo stesso tempo, i carotenoidi costituiscono solo il 50-60% e la loro conversione in retinolo è poco efficiente: di tutti i carotenoidi che esistono in natura, solo il 10% ha attività provitaminica, e il beta-carotene è il più comune e attivo.

Esistono però molti alimenti ricchi di vitamina A. Nello specifico si trova nel fegato, in alcuni tipi di pesce, nelle verdure e nei formaggi, ed è povera di legumi.

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