Vino e bollicine, c’è poco da brindare: lo scenario del mercato 

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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AGI – “Se si tengono aperti i ristoranti fino alle 18, significa che l’80 se non l’85% del fatturato è perso. Ma essendo aperti, ristori o sovvenzioni non sono previsti. Settore in ginocchio. È una catastrofe. Un effetto domino. Chi s’è riempito la bocca con le eccellenze gastronomiche italiane, adesso se n’è dimenticato. Perché, al fondo, non capisce l’artigianato né l’agricoltura che sono invece la struttura portante della nostra economia”.

A parlare è Daniele Cernilli, giornalista e ideatore dei “Tre bicchieri”, metro di valutazione della qualità dei vini secondo il Gambero Rosso, curatore per molti anni della stessa Guida, vice e poi direttore del mensile, al secolo “Doctor Wine”, titolare dell’omonimo sito di critica enologica e di una guida di successo con questo marchio. Dice Cernilli: “Con l’HoReCa ferma (acronimo di Hotellerie-Restaurant-Café o Catering che dir si voglia, ndr), tutti coloro che si sono affidati all’HoReCa come punto di riferimento sono oggi distrutti. E nella maggior parte dei casi sono piccoli e medi produttori che non possono sostenere il peso e gli oneri della grande distribuzione”, sottolinea Cernilli.

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Eppure per il mondo del Wine è stata una vendemmia eccellente quella 2020, come certificato anche dalla ministra per le Politiche agrico

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