Vespa festeggia 78 anni a Pontedera con un raduno e installazioni giganti

Di Stefano Trevisan 3 minuti di lettura
Vespa Piaggio

Le Quattro Vespa Primavera “monumentali”, realizzate in Polimex e grandi 4,5 x 3,3 x 1,2 metri, hanno fatto la loro comparsa a Pontedera in occasione dei Vespa World Days. Si tratta di un progetto espositivo chiamato VespArt 2024, sotto la direzione artistica di Alberto Bartalini, che ha visto la trasformazione delle Vespa in opere d’arte pubblica per celebrare i 78 anni di questo iconico mezzo a due ruote.

Artisti e opere

Quattro talentuosi artisti hanno lavorato sulle riproduzioni giganti delle Vespa, utilizzando pitture spray alla nitro, colori acrilici e diversi materiali per creare opere uniche e originali. Paolo Amico ha dato vita a “La cara amica”, un viaggio nei ricordi e nelle suggestioni che la Vespa suscita nelle diverse generazioni. Nico Lopez Bruchi ha creato “Terra”, uno scenario surreale in cui la Vespa è protetta da coperte isotermiche dorate, mentre Skim ha mescolato forme e simboli in “Vespa Pop”. Infine, David Pompili ha omaggiato il design e la Pop Art con “Vacanze romane”, portando i visitatori in un viaggio nel tempo con Audrey Hepburn.

Materiali innovativi e tecnologia

La base “scultorea” delle opere è stata fornita da Superevo, un’azienda di Pontedera, che ha utilizzato la sua tecnologia Polimex per modellare le Vespa in modo solido e resistente nel tempo, ma allo stesso tempo leggero. Fabio Salvadori, ingegnere nucleare e inventore del Polimex, ha sottolineato l’importanza di contribuire alla celebrazione di un mito italiano come la Vespa, mettendo a disposizione della creatività artistica la tecnologia innovativa che fino ad oggi era riservata all’arredamento e ai grandi designer.

Un omaggio alla cultura italiana e al tessuto socio-economico di Pontedera

Queste opere d’arte pubblica non solo celebrano la Vespa come simbolo del lifestyle italiano, ma rendono omaggio anche al ruolo che questo mezzo ha avuto nel tessuto socio-economico di Pontedera. La città toscana, dove ha sede la Piaggio da 100 anni, è diventata un luogo di sperimentazione e impresa visionaria, e queste opere permanenti rappresentano un tributo sia alla Vespa in sé che a tutto ciò che rappresenta per la cultura e l’identità italiana.

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