Vendita immobili: arrivano novità sul modello RAP

Di Alessio Perini 2 minuti di lettura
Wall Street

Il Modello RAP per preliminari online è un modulo aggiuntivo che è stato approvato con provvedimento del 1° marzo 2023. Esso è composto da una parte generale (quadro A “Dati generali” quadro B “Soggetti”) e una parte specifica (quadro C1 “Negozio” e quadro D1 “Immobili”), che si riferisce alla tipologia di atto privato per cui viene utilizzato.

Cosa fa il software ?

Il software di compilazione guida l’utente nella redazione del modello e calcola le imposte in autoliquidazione (registro e/o bollo), indicando anche le sanzioni e gli interessi eventualmente dovuti. Le somme possono essere pagate direttamente, con addebito sul conto corrente del dichiarante, insieme alla presentazione del modello.

Il Modello RAP può essere presentato autonomamente, tramite incaricati o presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate, allegando un unico file con la copia del contratto e di eventuali ulteriori documenti (scritture private, inventari, mappe, planimetrie e disegni in PDF/A-1a o PDF/A-1b).

Anche i soggetti non obbligati alla registrazione telematica dei contratti di locazione possono effettuare la presentazione online del Modello RAP presso gli uffici dell’Agenzia delle entrate, presentando il modulo in formato cartaceo in sostituzione del Modello 69.

Il contratto preliminare di compravendita è l’accordo con cui le parti si impegnano a stipulare un successivo contratto definitivo, indicandone i contenuti e gli aspetti essenziali. In questa fase, le parti hanno la facoltà di inserire anche clausole accessorie a tutela dei rispettivi interessi, come la corresponsione di somme di denaro a titolo di caparra e/o di acconti.

La registrazione del contratto prevede il versamento di somme a titolo di acconto e/o caparra, che possono essere soggetti o meno ad IVA.

L’articolo 5 del Dpr n. 131/1986 (TUR) prevede che siano soggetti all’obbligo di registrazione in termine fisso gli atti indicati nella Tariffa, Parte I del TUR. Inoltre, ai sensi dell’articolo 10 della Tariffa, Parte I, i contratti preliminari di ogni tipo sono soggetti all’applicazione dell’imposta di registro nella misura fissa di euro 200.

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