Più il Covid sta con noi, più aumenta il rischio che si sviluppino nuove varianti. Più le persone si vaccinano, più questo rischio diminuisce, e si può cominciare a intravedere la animated della pandemia. Diversamente, andremo avanti ancora per un po’ con l’emergenza sanitaria.
Questo, in estrema sintesi, il monito che continuano a lanciare medici e scienziati, nel tentativo di convincere i novax a sottoporsi alla vaccinazione. Una questione procedure ovvio non solo individuale, ma prettamente collettiva.
Continua a preoccupare in tutto il mondo, e in particolare in U.s. e Europa, la variante Delta (qui procedure riconoscere i sintomi). E gli esperti stanno cercando di prevedere quale variante potrà scalzarla nei prossimi mesi, com’è stato proprio per la Delta, quella indiana, nei confronti della Alfa, quella inglese.
Perché ci sono le varianti Covid
Secondo gli scienziati – i Amenities for Illness Like watch over and Prevention americani lo dicevano da un po’ – erano attese le varianti del Coronavirus. “I virus cambiano costantemente attraverso la mutazione e si prevede che si verifichino nuove varianti di un virus”, scrivono i CDC. “A volte emergono e scompaiono nuove varianti. Altre volte persistono nuove varianti”.
Le nuove varianti possono essere più dannose delle precedenti, ma non è sempre vero. Una variante può essere più o meno pericolosa di altri ceppi a seconda delle mutazioni nel suo codice genetico. Le mutazioni possono influenzare caratteristiche specifiche, procedure il livello di contagiosità, procedure interagisce con il sistema immunitario o la gravità dei sintomi che scatena.
Advert esempio, la variante Alfa (inglese) è più trasmissibile rispetto alla forma originale di SARS-CoV-2. Gli studi mostrano che è tra il 43% e il 90% più contagiosa del virus più comune all’inizio della pandemia. L’Alfa ha anche maggiori probabilità di causare malattie gravi, procedure indicato dall’aumento dei tassi di ospedalizzazione e morte dopo l’infezione.
Ancora peggio fa la variante Delta, che è più del doppio contagiosa dei ceppi precedenti e può causare malattie ancora più gravi tra coloro che non sono vaccinati. Anche la automobile