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Vanguard starebbe investendo in società militari cinesi e altre aziende sanzionate per violazioni dei diritti umani. Lo rivela un rapporto della Coalition for a Prosperous America (CPA), la principale organizzazione americana bipartisan che rappresenta esclusivamente produttori e lavoratori nazionali in molte industrie e settori dell’economia statunitense.
Secondo lo studio rilanciato dal Financial Times, il gestore patrimoniale starebbe mettendo denaro in 60 società che fanno parte del complesso militare cinese, alcune delle quali sono state sottoposte a controlli e restrizioni da parte del governo degli Stati Uniti. Inoltre, 8 società cinesi hanno ricevuto sanzioni dal Dipartimento di Stato americano per la violazione dei diritti umani nella regione dello Xinjiang. Il rapporto CPA non parla di attività illegali da parte di Vanguard, ma sottolinea che “la sicurezza nazionale, i valori fondamentali, la protezione degli investitori e il benessere economico dell’America dovrebbero sempre avere la precedenza sui profitti a breve termine”.
Pronta è stata la reazione di Vanguard una volta ricevuto la comunicazione del rapporto. “L’azienda ha sempre mantenuto i più alti livelli di conformità a tutte le leggi e i regolamenti applicabili”, aggiungendo di continuare a monitorare gli sviluppi e di accogliere con favore ulteriore chiarezza da parte dei responsabili politici. “Essendo uno dei tanti asset manager che offrono agli investitori una gamma di ETF e fondi per investire a livello internazionale, gli investimenti dei nostri clienti in Cina sono principalmente attraverso prodotti indicizzati passivi con sede negli Stati Uniti che forniscono un’esposizione diversificata a molte economie sviluppate ed emergenti”, ha precisato il gestore.
Vanguard: ecco le società interessate dal rapporto CPA
Ma quali sono le società coinvolte nel rapporto CPA su cui Vanguard ha investito miliardi? In tutto sono una sessantina, a cui si aggiungono otto direttamente coinvolti nella questione della violazione dei diritti umani. Tra le più importanti si possono citare Aviation Industry Corporation of China (Avic) e Aero Engine Corporation of China, gruppi aerospaziali che guidano la produzione di caccia e bombardieri avanzati di Pechino. Le due aziende sono nella lista delle società che il Dipartimento del Commercio USA aveva inserito tra quelle con cui le imprese statunitensi dovevano limitare il commercio. Vanguard avrebbe finanziato anche affiliati della China State Shipbuilding Corporation, un conglomerato legato all’esercito. In particolare, una filiale della corporazione gestiva il cantiere navale di Jiangnan, dove sono state costruite le portaerei della marina cinese.
Dura la reazione della politica
La reazione della politica americana davanti al rapporto CPA è stata molto dura. Mike Gallagher, il presidente repubblicano del comitato cinese della Camera, ha dichiarato che il Congresso “deve chiudere il rubinetto del flusso di capitali americani verso la Cina e le società legate al Partito comunista cinese”. Nel caso specifico di Vanguard,
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