Vanguard e BlackRock: cosa succede ai paladini dell’ESG?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Vanguard e BlackRock sono i due big globali della gestione del risparmio. Insieme sfiorano i 20.000 miliardi di asset under management a livello globale. Le loro decisioni di allocazione del capitale tracciano la rotta per tutta l’industria dell’asset management. Per questo la riduzione del loro impegno sul fronte della tutela degli aspetti ambientali, sociali e di buona governance aziendale (il noto acronimo ESG) è preoccupante.

Vanguard vota solo il 2% delle risoluzioni ESG nelle assemblee

Il dato che mostra la riduzione dell’impegno di Vanguard nelle assemblee degli azionisti alle quali partecipa in qualità di investitore istituzionale è contenuto nello US Regional Brief recentemente pubblicato. Secondo il documento il gigante dell’asset management avrebbe sostenuto appena il 2% delle proposte degli azionisti riguardanti temi ESG, in netta riduzione rispetto al 12% del 2022.

Ci sono delle ragioni che spiegano questo calo e l’asset manager le ha sottolineate. Per Vanguard la riduzione sarebbe da collegare sia all’aumento del numero delle proposte (350 da 290), sia al miglioramento dell’attenzione delle società ai temi ESG che ne rende molte superflue. Per Vanguard molti consigli di amministrazione adottano pratiche e comunicazioni che anticipano quelle che sono le segnalazioni degli azionisti.

Anche così, tuttavia, un crollo delle proposte sostenute da 35 a 7 circa non passa inosservato. Soprattutto se lo si accoppia con l’abbandono, a inizio anno, della Net Zero Asset Managers Initiative, che riunisce i gestori patrimoniali impegna


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