VAIA: start up di cubi di legno esempio di economia circolare

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
Titoli Wall Street

VAIA: una stratup del Nord Est nata in seguito ad una tempesta pericolosissima che ha dato l’idea per creare cubi di legno che amplificano il messaggio sul tema ambientale

Solo quando i cambiamenti climatici cambiano minacciano il nostro mondo e le realtà a noi più vicine comprendiamo quanto l’ambiente merita di essere difeso e quanto possono fare le iniziative di economia circolare. Uno degli eventi meteorologici più recenti che si è verificato in questo ultimo periodo é la tempesta Vaya nel 2018 che si é sviluppata  nelle Dolomiti e nella Venezia Prealpina. Pioggia incessante, raffiche di vento fino a 200 chilometri all’ora e oltre 40 mila ettari di boschi distrutti con ben 42 milioni di alberi abbattuti e danni per 3 miliardi di euro. Da quell’inferno tra la notte del 28 e 29 ottobre 2018, il Nord Est si é rialzato con enorme difficoltà e ha necessitato di interventi altrettanto ingenti.  Per non parlare della storia di resilienza e creatività che ha portato al lancio di VAIA in Trentino. Federico Stefani, Giuseppe Addamo e Paolo Milan sono stati gli autori intellettuali di questo capolavoro: un altoparlante in legno a forma di cubo che amplifica il suono in modo naturale, grazie a tutte le sue proprietà acustiche, in modo semplice, facile e veloce da distribuire. Una conquista virtuosa dell’economia circolare: grazie all’opera delle segherie e degli artigiani locali il declino sono diventati una risorsa sostenibile e soprattutto unica.

Non esiste un esemplare di cubo uguale ad un’altro perché ogni colpo d’ascia dato dall’artigiano incide un taglio che segue le venature del legno rievocando così la ferita della foresta. Ma non solo: per ogni speaker che viene venduto un nuovo albero viene piantumato nel territorio per dare una nuova vita a boschi e foreste, mentre parte dei ricavi è destinata a promuovere iniziative legate all’ambiente nel Triveneto: un concetto di sostenibilità ambientale e sociale”. 

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