Come il Belpaese reagirà all’inizio del nuovo anno? Cosa possiamo fare per non avere dei picchi a gennaio e febbraio 2022 ed evitare la terza ondata? Sul tema interviene il Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute.
“Se non ampliamo il numero di vaccinati con la prima dose e se non somministriamo rapidamente la terza avremo una risalita forte, più di quella che vediamo ora. Avverrà presumibilmente tra gennaio e febbraio. Di sicuro però la mortalità sarà più ridotta di quella delle prime grandi ondate proprio grazie ai vaccini, che comunque un po’ proteggeranno. Il vaccino resta lo strumento fondamentale, evita la malattia. È positivo che ci siano farmaci efficaci, ma hanno uno scopo diverso, cioè la cura. E tra l’altro sono enormemente più costosi. Non ce li potremmo permettere per milioni di persone e comunque usare solo quelli significherebbe avere più morti e malati. Sono due strumenti da integrare. Anche se abbiamo gli antibiotici, non smettiamo di usare il vaccino contro la meningite batterica”.
Ricciardo dice anche di cercare di promuovere una corretta informazione ai genitori delle correlazioni tra bambini e vaccini:”Spiegando loro che i vaccini sono sicuri e protettivi e che il rischio di contrarre l’infezione e di ammalarsi resta altissimo. D’altra parte la stragrande maggioranza dei vaccini viene somministrata proprio in età pediatrica”.
Crescono i contagi covid-19 in Europa e in Italia, con i positivi che sfiorano ormai i 7mila. Per non farsi travolgere da questo nuova ondata si accelera sulla terza dose del vaccino in vista della campagna di immunizzazione per i bambini dai 5 agli 11 anni, che potrebbe iniziare già a dicembre. L’obiettivo è cercare di frenare la corsa del coronavirus prima di Natale.
Si uniscono a questo appello anche Russia e Gran Bretagna dove la situazione sembra peggiorare con aumenti da non sottovalutare che preoccupano l’intero globo.