(Finanza.com) Con settembre, per molte famiglie le ferie sono solo un dolce ricordo del passato.
Ma se per molti italiani sono state un’occasione per rilassarsi, per molte altre persone si sono trasformate in una vera e propria disavventura.
Sono molti i casi di vacanze rovinate che sono finite davanti ad un tribunale e hanno avuto degli spiacevoli strascichi dopo molti mesi dalla fine delle vacanze.
A finire nell’occhio del ciclone, ultimamente, è stata la disavventura di una coppia di napoletani, che è finita addirittura alla Corte di Cassazione.
La coppia aveva acquistato da un’agenzia di viaggi un pacchetto all inclusive per Cuba, ma ha riscontrato, fin da subito, parecchie problematiche e diverse incongruenze rispetto a quanto era stato promesso proprio dal tour operator.
Le sorprese sono state parecchie: dal volo in ritardo di tre ore fino ad un lavandino intasato dai capelli.
Per non parlare della piscina dell’albergo, nella quale galleggiavano, addirittura, delle bottiglie.
La coppia ha fatto causa all’agenzia di viaggi ed è riuscita ad ottenere il risarcimento dei danni.
Prima di arrivare a questo esito definitivo, sono dovuti passare dal giudice di pace e da un’impugnazione della sentenza in secondo grado.
Alla fine è arrivata la decisione della Corte di Cassazione, che ha definitivamente stabilito che le persone a cui sono state rovinate le vacanze devono ricevere un rimborso. A cui si deve aggiungere un indennizzo per i danni biologici e morali subiti.
Ma quali sono i casi che danno diritto ad ottenere il risarcimento delle vacanze?
Vacanze rovinate: in cosa consiste il danno
Cerchiamo di capire, prima di tutto, in cosa consista il danno da vacanza rovinata.
È una particolare tipolog
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