(Money.it) I costi per il notaio sono spesso non indifferenti, motivo per cui molte persone cercano dei modi per risparmiare e magari evitare di rivolgersi a questo professionista quando non è indispensabile per legge. Per quanto riguarda l’usufrutto immobiliare, in effetti esiste un margine di risparmio consistente; difatti, è possibile svolgere buona parte della procedura in autonomia. La necessità dei servizi notarili, poi, cambia anche a seconda della procedura scelta per completare l’usufrutto. Se ne possono individuare principalmente 5.
Contratto di usufrutto
Il contratto di usufrutto è il metodo principale per trasferire il diritto di usufrutto e richiede la partecipazione del notaio in misura molto limitata. La legge, infatti, non richiede che il contratto di usufrutto sia un atto pubblico, bensì è sufficiente che si sviluppi in forma scritta. Di conseguenza, le due parti possono stipulare l’usufrutto semplicemente tramite una scrittura privata, che non richiede la presenza del notaio.
Allo stesso tempo, tuttavia, è necessario l’intervento del notaio per l’autentica delle firme. Quest’ultima, però, può essere svolta da qualsiasi altro pubblico ufficiale, come un giudice. Stipulando l’usufrutto in forma di scrittura privata autenticata è pertanto possibile limitare – se non evitare del tutto – l’intervento notarile, con un conseguente risparmio sulle spese.
Donazione per trasferire l’usufrutto immobiliare
Il diritto di usufrutto può essere trasferito anche tramite donazione, che deve però essere perfezionata da un notaio, il quale si deve occupar
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