Uso illecito buoni pasto, quali sono i rischi?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Per molti dipendenti la pausa pranzo fa rima con i cosiddetti buoni pasto, ovvero uno dei fringe benefit più graditi ai lavoratori – come pure ai datori che con essi possono contare su un costo deducibile completamente. Una indubbia versatilità ed elasticità di utilizzo li caratterizza: in sostanza i buoni pasto altro non sono che ticket di pagamento, che permettono ai dipendenti che ne sono in possesso di pagare quanto consumato nei bar o o ristoranti.

Detti voucher sono emessi da società che si occupano specificamente di buoni pasto e possono essere acquistati dalle aziende per i propri dipendenti, che potranno sostituirli alla mensa aziendale. Gli stessi dipendenti ovviamente se ne gioveranno – di fatto aumentando il loro potere d’acquisto ed integrando lo stipendio.

Attenzione però alle varie situazioni pratiche che possono presentarsi: non è infrequente infatti l’ipotesi dell’utilizzo illecito dei buoni pasto, ovvero quelle circostanze in cui una persona compra prodotti alimentari grazie a questi voucher, ma al di fuori delle condizioni fissate dalla legge.

Basti pensare alla vendita dei ticket non usati sotto costo, per ottenerne un profitto, all’acquisto illecito degli stessi perché oggetto di un precedente furto o all’ipotesi in cui un collega sottrae detti buoni pasto al legittimo titolare e li rivende.

Ebbene, l’uso illecito e contrario alla legge è ovviamente punito, vediamo in quali specifici casi.

Buoni pasto: caratteristiche essenziali e limiti

Onde aver chiaro il contesto di riferimento, e in particolare il fatto che l’utilizzo dei buoni pasto deve sempre avvenire in conformità alla legge, in elenco riportiamo i punti chiave di questo strumento così utile. I buoni pasto:

  • sono un’indennità sostitutiva del servizio di mensa aziendale mancante, e perciò sono esentasse;
  • per la legge spettano soltanto al lavoratore al quale sono stati rilasciati;
  • sono nominativi e non cedibili a persone differenti dall’avente diritto;
  • non sono commerciabili o convertibili in denaro, e neanche regalabili;
  • non sono cumulabili in numero complessivo maggiore di otto, al di là dal valore di ciascuno.

Si tratta di caratteristiche ben precise e che utile tenere a mente per capire meglio i casi di utilizzo illecito dei buoni pasto.

I voucher per i pasti sono tracciati: attenzione alla provenienza

C’è una considerazione generale molto importante da fare in tema di buoni pasto: in caso di mancato uso del voucher da parte de


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version