(Money.it) Per la prima volta negli ultimi decenni gli Stati Uniti forniranno alla Corea del Sud dei sottomarini nucleari. Tutto fa parte del nuovo accordo stipulato da Washington per difendere Seoul dalla Corea del Nord e soprattutto dalla sempre più vicina minaccia nucleare. Con i sottomarini nucleari in partenza ci si chiede quindi se gli Usa siano pronti per un’altra guerra, visto che la posizione di Washington nel conflitto sembra ad oggi più marcata che mai. Secondo quanto riportato dai media statunitensi, tuttavia, l’intervento di Washington è meramente simbolico, niente di paragonabile con quanto osservato durante la guerra fredda.
L’impianto di missili balistici sottomarini dovrebbe quindi essere necessario a rassicurare i sudcoreani sull’appoggio degli Stati Uniti e, al contempo, ricordare alla Corea del Nord la presenza di un forte alleato in grado di intervenire in caso di attacco nucleare. In base alle informazioni conosciute per il momento, gli Usa non dovrebbero comunque inviare armi nucleari alla Corea del Sud (come hanno invece fatto durante la guerra fredda), limitandosi ad aumentare le risorse militari fornite temporaneamente alla nazione, proprio come i sottomarini nucleari e bombardieri.
L’accordo include anche l’ottimizzazione della formazione congiunta e della condivisione di informazioni, oltre l’indirizzamento dell’allenamento militare rispetto a strategie specifiche di difesa e prevenzione riguardo alle pos
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