Uranio: ecco 2 motivi che spiegano perché la domanda sta salendo di nuovo

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it) L’uranio torna a far parlare di sé. Per anni è stato accantonato da quasi tutti i paesi di tutto il mondo dopo il disastro nucleare di Fukushima in Giappone nel 2011. Molte centrali nucleari da allora sono rimaste chiuse per timore che la radioattività potesse generare altre catastrofi, quantunque il livello di sicurezza sia cresciuto nel corso degli anni. Con la crisi energetica dello scorso anno si è tornato a parare di energia nucleare e di uranio.

Tuttavia, come nel caso degli approvvigionamenti di gas, anche stavolta al centro del mercato si pone la Russia, uno dei più grandi produttori ed esportatori al mondo. Mosca è un “attore importante sia nella conversione che nell’arricchimento dell’uranio” ha affermato Justin Huhn, editore e fondatore di Uranium Insider. Con l’invasione dell’Ucraina e tutto ciò che ne è conseguito in termini di sanzioni, il mercato ha registrato la netta separazione tra Russia e Occidente. L’offerta è crollata facendo salire i prezzi a quasi 64 dollari a libbra nell’aprile del 2022, livello che il combustibile nucleare aveva raggiunto poco prima della tragedia di Fukushima.

Le quotazioni poi, anche grazie al risveglio del mercato azionario e al calo generalizzato delle materie prime, sono tornate sui loro passi. Tuttavia, tra gennaio


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