Tra sabato e domenica , 26 e 27 marzo 2022, occorre far avanzare le lancette dell’orologio. Arriva l’ora legale nel Belpaese, in vigore in Italia dal 1966. In precedenza era stata utilizzata per la prima volta nel 1916. L’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, in questi 7 mesi
A Marzo 2022 dobbiamo nticipare l’orologio di un’ora tra sabato e domenica, 26 e 27 marzo, tra le due e le tre. Dormiremo un’ora in meno, ma avremo un’ora in più di luce naturale per diversi mesi, fino a domenica 30 ottobre, quando tornerà l’ora solare. Per molti dispositivi elettronici come smartphone, PC e tablet, l’aggiornamento verrà eseguito automaticamente. Ricordati invece di muovere manualmente le lancette nel caso di altri dispositivi “meno moderni”. Nei 7 mesi di entrata in vigore dell’ora legale, Terna – la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – stima che l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica di circa 420 milioni di kilowattora, che rappresenterà anche un notevole beneficio ambientale, in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera di circa 200.000 tonnellate. Nel periodo primaverile/estivo i mesi di massimo risparmio energetico, secondo Terna, sono aprile e ottobre. Spostare le lancette in avanti di un’ora ritarda sostanzialmente l’uso della luce artificiale mentre l’attività lavorativa è ancora in pieno svolgimento. Durante i mesi estivi, l’effetto di “ritardare” l’accensione delle lampadine si manifesta nelle ore pomeridiane, quando la maggior parte dei lavori è terminata, e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio energetico. guidata da Stefano Donnarumma, la riduzione dei consumi elettrici in Italia dovuta al periodo estivo è stata complessivamente di circa 10.500 milioni di kWh e ha rappresentato per i cittadini un risparmio economico di oltre 1.800 milioni di euro. Il beneficio economico stimato per il periodo estivo 2022 si basa sul fatto che il costo medio per kilowattora per un “consumatore residenziale tipico in sicurezza” (secondo Arera) è attualmente di circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle tasse. Circa 420 milioni di kilowattora di ridotto consumo di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150.000 abitazioni.