Università, quando si va fuori corso e quali sono le conseguenze

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) L’università può essere ricordata come uno dei periodi più felici e allo stesso tempo uno dei più complicati della propria vita. Non è sempre semplice star al passo con i corsi, lo studio e il tirocinio, specialmente se si è studenti lavoratori.

Il percorso universitario a volte può risultare accidentato con molteplici imprevisti lavorativi, personali o anche solo economici, può capitare quindi di non riuscire a sostenere tutti gli esami in tempo e finire fuori corso. Una definizione ricorrente e ben nota dagli studenti, benché a volte risulti ancora al quanto nebulosa.

Per lo studente fuori corso ci sono necessariamente delle conseguenze dal punto di vista amministrativo e non solo. Se non si ha rispettato le tempistiche previste per terminare il corso di studi, è importante che lo studente fuori corso, piuttosto che farsi schiacciare dal sistema performativo imperante, si confronti su quelle che sono state le proprie carenze e le cause di esse.

I motivi per i quali si rimane indietro con gli studi sono molteplici, come motivi lavorativi, un Erasmus o un passaggio di corso effettuato nel mentre, perciò è importante rimanere concentrati e comprendere a fondo la situazione.

Università, chi è lo studente fuori corso: cosa significa?

Innanzitutto cerchiamo di chiarire il significato della definizione di studente fuori corso, che potrebbe a molti sembrare oscura. Con il termine fuori corso si indicano gli studenti che non sono riusciti a concludere i propri studi nei tempi indicati dal proprio corso di studi e che quindi devono iscriversi nuovamente per sostenere gli esami. Ciò vuol dire che:

  • per una laurea triennale la durata massima del corso è di tre anni e sei mesi, si diventa fuori corso quindi se ci si iscrive al quarto anno;
  • per una laurea magistrale la durata massima è di due anni e sei mesi e si diventa fuori corso se ci si iscrive al terzo anno.

Questa situazione però non va confusa con quella dello studente ripetente. Lo studente infatti ripete l’anno nel caso in cui non sia riuscito a


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