Università più difficili in Italia, quali sono le più lunghe e complicate?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
il-fintech-e-la-democratizzazione-della-finanza:-rischi-e-benefici

(Money.it) Al termine del percorso di studi alle superiori, studenti e studentesse si trovano davanti alla necessità di decidere cosa fare dopo le superiori, interrogandosi così su quale sarà il proprio futuro professionale.

A seconda delle proprie passioni e attitudini chi decide di continuare gli studi si trova nella delicata posizione di dover scegliere la facoltà universitaria più adatta e, come spesso accade, non sempre si hanno fin da subito le idee chiare.

Prima di procedere all’immatricolazione presso l’Università è bene che gli studenti prendano in considerazione alcune variabili, come le proprie disponibilità economica e la propensione allo studio, le materie principali del corso e non solo.

In alcuni casi, infatti, gli studenti prendono in considerazione anche la difficoltà del percorso accademico, preoccupati di rimanere “intrappolati” in un corso di laurea particolarmente difficile.

Benché ogni percorso sia personale e accidentato, alcuni studi statistici hanno tentato di individuare quali Università possano essere indicate come più difficili. È quindi opportuno conoscere i criteri secondo i quali è possibile individuare tali Università, ricordando però che ogni percorso universitario richiede costanza e impegno.

Università, quali sono i criteri per individuare le Università più facili e più difficili?

Nonostante la “difficoltà” di un percorso di studi non sia il migliore indicatore per individuare l’Università più adatta alle proprie esigenze, può tornar d’aiuto uno studio condotto dalla Durham University, nel Regno Unito, che fornisce i criteri con i quali distinguere facoltà facili e difficili, ossia:

  • Percentuale di voti bassi;
  • Tasso di superamento degli esami;
  • Media dei voti;
  • Percentuale di studenti fuoricorso.

In ogni caso è bene che gli studenti non si lascino scoraggiare, seguendo le proprie passioni e inclinazioni. Bisogna ricordare, infatti, che l’effettiva difficoltà della facoltà è definita in realtà da fattori soggettivi quali:

  • Propensione a studio e ottenimento risultati;
  • Obiettivi personali/professionali;
  • Disponibilità economiche.

Inoltre, una volta iscritti, al momento dei primi esami è importante che gli studenti non si lascino spaventare da un ultimo fattore: il rendimento. Quest’ultimo potrebbe essere completamente diverso a


© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version