TOKYO & MILANO–(BUSINESS WIRE)–NTT DATA, uno dei principali player globali nell’ambito della consulenza IT, ha diffuso oggi i risultati del suo rapporto globale annuale sul settore bancario. Il documento confronta le richieste più recenti delle maggiori aziende e multinazionali sul mercato con le attuali priorità di investimento delle banche globali. Il rapporto evidenza un cambiamento nel mondo bancario post-pandemico con uno spostamento verso pratiche più integrate, digitalizzate e sostenibili, in linea con le esigenze della nuova generazione di millennial sempre più diffusa in ruoli senior nelle aziende.
La ricerca è stata condotta in 12 Paesi e ha coinvolto 880 decision maker senior fra banche e aziende, per ottenere un quadro approfondito di come le banche debbano posizionarsi per garantirsi un futuro nel settore. Dalla ricerca è emerso che l’accelerazione dell’adozione tecnologica, combinata con il cambiamento generazionale nei clienti e il graduale ritorno alla normalità dopo una pandemia globale, ha cambiato alla radice il settore bancario.
Le aziende sono attualmente tre volte più inclini a comunicare con le proprie banche principalmente tramite API (Application Programming Interface – una forma di comunicazione macchina-macchina) rispetto alle comunicazioni di persona. L’immagine tradizionale della banca con relazioni personali con i clienti appartiene ormai al passato, con le aziende sempre più inclini a dare priorità alla digitalizzazione end-to-end e a rapporti bancari più fluidi. L’85% delle banche dichiara di stare lavorando sulla razionalizzazione dei propri portali, un cambiamento sostenuto dalla centralità del cliente e dal desiderio di migliorare l’esperienza degli utenti.
Miguel Mas, Direttore, Global Corporate Banking, dichiara: “La nostra ricerca ha rilevato che il futuro del corporate banking è più integrato, digitalizzato e sostenibile. I nuovi regolamenti sono sicuramente uno dei fattori alla base di questo cambiamento, ma è soprattutto il cambio generazionale che sta ridefinendo le modalità operative delle banche.
Stiamo notando che la velocità del corporate banking sta aumentando sempre di più, di pari passo con la velocità dei cambiamenti tecnologici. Le banche stanno investendo sempre di più in tecnologie come intelligenza artificiale e automazione, sempre guidate dalle richieste dei consumatori”.
La ricerca ha rilevato inoltre che le banche hanno sempre più bisogno di fondere i propri servizi con le esigenze e le richieste in costante evoluzione dei propri clienti. Più nello specifico, la domanda delle aziende sta cambiando, passando dalla richiesta di prodotti bancari tradizionali a prodotti più strutturati. Anche le tecnologie stanno mutando. Le banche stanno cominciando ad utilizzare sempre più automazione e stanno utilizzando modelli di machine learning avanzati in aree come l’analisi del rischio creditizio.
Dalla ricerca emerge la necessità da parte delle banche di ascoltare i propri clienti corporate e le esigenze di settore per garantire i servizi richiesti. Ad esempio, il 70% delle aziende nel settore edile segnala una domanda non soddisfatta di soluzioni di prestito e gestione del flusso di liquidità corporate multi-canale. Le offerte dei prodotti, per ora, continuano a ricadere al di fuori delle integrazioni delle piattaforme bancarie commerciali.
L’ESG è diventato un fattore chiave per le banche corporate. Con un mondo che guarda al futuro, enti regolatori e sviluppatori delle politiche stanno facendo sentire sempre più la propria voce per sostenere l’adozione di ESG. Queste figure hanno capito che la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale creerà ulteriori complessità per le aziende finanziarie – e un aumento del rischio per le aziende da esse servite.
Le aziende vogliono banche con un approccio che rifletta principi e valori, con una nuova generazione di clienti corporate banking attenta alle istanze ambientali e di sostenibilità. Lo studio ha rivelato che il 48% dei partecipanti dal mondo corporate vorrebbe che il proprio fornitore di servizi bancari investisse di più in prodotti e servizi “green” e sostenibili. Questa domanda, per ora, è soddisfatta soltanto in parte. Dal lato bancario, invece, il 44% dichiara di stare già investendo in questo ambito.
Miguel Mas, Direttore, Global Corporate Banking, spiega: “La sostenibilità è un campo di battaglia fondamentale. Quasi la metà delle aziende desidera più investimenti in quest’area da parte della propria banca, e quelle più orientate al futuro stanno già sviluppando team di prodotto focalizzati su ESG per lavorare su soluzioni per questo ambito. Ed è anche un’opportunità commerciale che può garantire un vantaggio sulla concorrenza”.
Per ulteriori informazioni è disponibile il rapporto completo: https://it.nttdata.com/insights/whitepapers/corporate-banking-outlook
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