Dalla fotografia del Belpaese risulta una pubblica amministrazione con personale anziano e poco moderno, la più anziana degli ultimi 20 anni.
Il quadro emerge proprio in un periodo in cui il Ministro Brunetta dovrà approvare entro fine mese il Cdm per un disegno di legge che deleghi le regole su anticorruzione, trasparenza e concorrenza, come previsto nei termini fissati dal PNR. Questa è una foto scattata da Fpa, gruppo digital360, al Forum PA 2021, manifestazione che ospiterà oltre 200 eventi fino al 25 giugno sul tema “Collegare le energie vitali del Paese”. All’inizio del 2021 i dipendenti pubblici in Italia erano 3,2 milioni, in calo di 31.000 unità rispetto al 2020 e al minimo storico negli ultimi 20 anni. Sono almeno 300.000 persone prossime alla pensione nel prossimo triennio. Sono invece 119 mila i nuovi ingressi previsti nel 2021 dai concorsi. I pensionati da lavoro pubblico sono 3,03 milioni, in un rapporto di 94 pensioni erogate ogni 100 contribuenti attivi.
«Entro fine mese approveremo la nuova norma sulla trasparenza e sull’anticorruzione», ha annunciato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenuto in occasione della giornata inaugurale. «Senza semplificazione e senza il nuovo capitale umano – ha sottolineato – non ci può essere il pacchetto di riforme. É stato calcolato che il 70% dell’impatto positivo di tutte le altre riforme che ci aspettano è dovuto alla riforma della pubblica amministrazione e alla semplificazione. Tutto o gran parte dell’impatto positivo passa per queste due riforme».
Secondo l’indagine Fpa sui lavori pubblici presentata in occasione dell’inaugurazione del Forum Pa 2021, la Pubblica Amministrazione italiana conta 3,2 milioni di dipendenti al 1° gennaio 2021, 31mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,97 %), il minimo storico degli ultimi 20 anni. Dopo un timido segnale di crescita del personale nel 2019, il congelamento dei concorsi di medicina d’urgenza e un pensionamento accelerato nel 2020 hanno impedito al turnover di trovare un equilibrio. Si conferma che la PA italiana è obsoleta (50 anni in media), poco aggiornata (in media 1,2 giorni di formazione per dipendente all’anno), fatica a offrire servizi adeguati alle imprese e ai cittadini (il 76% degli italiani li considera inadeguati, mentre europei insoddisfatti – 51%). I pensionati che lavorano nei lavori pubblici hanno raggiunto i 3,03 milioni, che corrispondono a 94 pensioni ogni 100 contribuenti attivi. E l’esodo aumenterà, come prevede il PVP, nei prossimi tre anni almeno 300.000 persone usciranno dal servizio pubblico, ma è probabile che saranno molte di più se si considera che 500.000 dipendenti hanno già più di 62 anni e 183.000 persone hanno prestato servizio in più di 38 anni di servizio. Nel 2020 ricavi e spese ammonteranno a 173 miliardi, nel 2021 saliranno a 177 miliardi, nel 2022 raggiungeranno un picco di 187 miliardi.