Una nuova risposta di Bnp Paribas per il cash: i certificati valutari

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
s&p-500:-si-ribalta?-–-settimana-a-partire-dal-20-febbraio-(analisi-tecnica)

(Money.it) Far rendere la liquidità: è la sfida che sia l’industria finanziaria sia gli investitori stanno perseguendo con difficoltà soprattutto dopo lo scatto dell’inflazione. L’industria finanziaria e gli investitori stanno cercando di far rendere la liquidità, ma la sfida diventa sempre più difficile in un contesto di inflazione. I tradizionali strumenti finanziari come i conti deposito, i fondi monetari, i titoli di Stato e i bond corporate hanno ripreso fiato ma i rendimenti reali, depurati cioè dell’andamento del costo della vita, risultano ancora negativi, a meno che non si accettino livelli di rischio elevati.

Per questo motivo, nuove alternative provenienti da mercati non solo europei sono state proposte come opzioni più vantaggiose, ma anche semplici da gestire. Tuttavia, è importante notare che queste alternative richiedono una maggiore attenzione e comprensione rispetto agli strumenti tradizionali.

Nonostante ciò, esistono nuove alternative che rappresentano scelte interessanti per gli investitori che cercano di far rendere la liquidità in un contesto di inflazione. Si tratta dei certificati Dual Currency, che Bnp Paribas propone ora in Italia.

Come funzionano

Sono certificati d’investimento a breve termine, con sottostante il mercato delle valute caratterizzati da una rischiosità medio-bassa, classificata 2 o 3 rispetto al massimo di 7 secondo la graduatoria dell’indicatore di rischio pubblicato sui relativi Kid. Bnp Paribas è il primo emittente in Italia a proporli, per ora sul rapporto di cambio euro/dollaro, il più liquido in assoluto e il più seguito dai mercati, con una peculiarità decisiva, quella di un nominale 100, quindi molto basso.

Per capirne il funzionamento conviene analizzare uno specifico Dual Currency sul cambio Eur/Usd. Per esempio quello con strike – livello di riferimento iniziale del sottostante rispetto al quale si calcola la performance – di 1,08 (scadenza 16/6/2023 – premio 3,03%). Ipotizzando di acquistarlo sul mercato secondario, a scadenza saranno possibili due situazioni:

  • se il tasso di cambio Eur/Usd fosse pari o inferiore allo strike, ossia se l’euro si svalutasse nei confronti del dollaro, il certificato restituirebbe il cosiddetto valore nozionale di 100 euro più il premio, nel caso specifico di 3,03 euro, permettendo di incassare una performance rilevante in poco tempo;
  • se viceversa la quotazione dell’Eur/Us

© Money.it

Leggi l’articolo completo su Money.it

Condividi questo articolo
Exit mobile version