AGI – A pochissimi chilometri da Taranto e dalle acciaierie ex Ilva, c’è un vecchio capannone industriale, Cemerad, che contiene rifiuti radioattivi che da 20 anni attende di essere definitivamente bonificato. È a Statte, nella stessa provincia dove c’è Laterza, il Comune al confine con la Basilicata indicato nella mappa nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare rifiuti nucleari che tante proteste sta sollevando. A Cemerad, che ha custodito anche parte delle scorie di Chernobyl ed è stata oggetto di indagine di diverse commissioni parlamentari, ci sono ancora 3mila fusti radioattivi da portare via. E servono altri 3 milioni per ultimare l’intervento.
Un lungo abbandono
Il sito, su 3.840 metri quadrati, è stato sequestrato dalla Procura di Taranto nel 2000, affidato in custodia al Comune di Statte e per lungo tempo è rimasto abbandonato. La società Cemerad è invece fallita. Una legge del 2015 – quella che ha istituito il Contratto di istituzionale di sviluppo per Taranto – ha consentito due
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