Un giardino che necessità di poca acqua e a prova siccità

Di Barbara Molisano 4 minuti di lettura
Wall Street

La siccità è attualmente un fenomeno ciclico che non si limita all’estate e tende ad aumentare nell’area mediterranea. L’irrigazione dei frutteti rischia di essere insostenibile e, in caso di futuro razionamento dell’acqua, anche difficile.

I giardini pensati proprio per la siccità

Esistono alternative che possono soddisfare sia i giardinieri che gli amanti dell’acqua, questi sono i cosiddetti “frutteti senz’acqua”, colture ornamentali con un ridotto fabbisogno di acqua.

Ne abbiamo parlato con Angela Dernford, direttrice della sezione italiana della Mediterranean Horticultural Society (Mgs), associazione mondiale che promuove i principi e le pratiche dell’orticoltura sostenibile per promuovere l’armonia con l’ambiente, preservare la biodiversità e le risorse naturali.

I tipi più adatti

Anche se può sembrare che ci siano poche specie che si adattano bene alla siccità, è necessario cambiare idea.

Ce ne sono di tanti tipi: “Il giardinaggio a risparmio idrico è fondamentale: il prezzo dell’acqua non può che salire e sarà disponibile sempre meno acqua. È meglio preservare lo spirito del luogo e creare un giardino in armonia con il paesaggio circostante.

Alberi, arbusti alti e bassi, tra cui molte piante aromatiche, viti, bulbi per tutte le stagioni e molte piante erbacee perenni.

Ci sono migliaia di piante endemiche in diverse regioni del mondo con un clima mediterraneo simile (ad esempio California, Sud Africa, Australia) che si sono adattate alle condizioni estive secche”, spiega Durnford.

I più comuni sono agapanthus, specie di callistemon, mirsina africana o palma americana. Ma non ci sono solo fiori e piante, si può avere anche un prato poco impegnativo con l’acqua.

“Ci sono diverse erbe adatte (come Phyla nodiflora), ma è consigliabile prima considerare se un prato è davvero necessario o quale altra opzione di copertura del suolo sarebbe migliore.

Il vecchio concetto di “giardino all’inglese”, ad esempio, è del tutto inadatto alla natura e al clima italiani. In ogni caso, bisogna prima guardare il paesaggio che ci circonda per scoprire piante che non necessitano di molta acqua, ma sono anche resistenti al freddo invernale: “Pianta giusta, posto giusto”. In altre parole, un cactus può sopravvivere senz’acqua, ma non nelle gelate della stagione fredda del centro e nord Italia”.

Cura e costo

Si potrebbe pensare che un basso fabbisogno idrico genererebbe più interesse nella coltivazione di questi fiori e piante, ma non è così. “Una volta piantate, queste colture non sono schizzinose. Infatti, spiega Dernford, “poiché un giardino ‘arido’ non richiede irrigazione, falciatura o fertilizzazione, riteniamo che ci sia molto meno da fare una volta che le piante si sono stabilizzate. Di tanto in tanto è necessaria una leggera potatura. Anche il costo di realizzazione e manutenzione di un giardino con un basso fabbisogno idrico è una sorpresa, infatti è del tutto uguale al costo di un giardino tradizionale.

“Per un giardino secco, si consiglia di acquistare piccole piante che possano stabilizzarsi più velocemente e sviluppare radici che penetrino in profondità nel terreno per trovare l’acqua di cui hanno bisogno. Queste piccole piante spesso costano meno di quelle più grandi utilizzate nei giardini tradizionali.

La raccomandazione è di utilizzare un pacciame di tipo ghiaioso, che sebbene sembri costoso, non si biodegrada ed è un investimento a lungo termine”, spiega Durnford.

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