Un bonus al servizio dell’ambiente: bonus acqua potabile

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
acqua

Il bonus per l’acqua potabile mira a ridurre lo spreco di questa risorsa preziosa. Prevede infatti un credito di imposta pari al 50% delle spese effettuate  per l’acquisto e l’installazione dei sistemi di purificazione dell’acqua, per un limite massimo di spesa di 1.000 € per ogni unità immobiliare. Se si  installano depuratori d’acqua presso la propria abitazione è dunque disponibile un bonus fiscale fino a 500 €.

Di seguito una brevissima guida per capire chi sono i destinatari di questo bonus e sule modalità che occorre per richiederlo. Il governo Draghi ha deciso di affrontare lo spreco idrico introducendo varie tipologie di agevolazioni sul consumo di acqua potabile, tra cui una maggiorazione per l’acqua potabile, che riguarda l’installazione di impianti di filtrazione, mineralizzazione, raffreddamento e/o impianti per ridurre l’anidride carbonica alimentare presente nelle acque di acquedotto. Il bonus acqua potabile consiste in una rielaborazione del precedente ausilio sul tema acqua acqua che offriva una detrazione del 50% di tutti i costi legati all’acquisto e all’installazione di impianti idrici per migliorare la qualità dell’acqua negli acquedotti.

Questo incentivo per la produzione di acqua potabile può essere richiesto tramite bonifico bancario o vaglia postale e le spese sostenute devono essere riportate su fattura elettronica e documento commerciale. È importante inserire il codice fiscale del cittadino richiedente e i dati dell’immobile in cui è stato installato l’impianto.  L’importo dei costi sostenuti per l’acquisto degli impianti di potabilizzazione deve essere presentato in via telematica tramite il modulo di richiesta predisposto dall’Agenzia delle Entrate.

La comunicazione dei costi e la compilazione del modulo devono essere effettuate entro il mese di febbraio dell’anno successivo all’acquisto e all’installazione degli impianti e debitamente documentata. Questo bonus aiuterà anche a produrre meno plastica così dannosa per l’ambiente perché si potrà avere quindi  acqua più buona e più sicura direttamente dal rubinetto della propria casa.

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