Un 2100 con 5 gradi in più: come si vivrà in Italia a fine secolo?

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura
cambiamento climatico

Il clima in Italia sta diventando più caldo. Infatti, entro il 2100 nel nostro Paese la temperatura media aumenterà da uno a cinque gradi Celsius. Lo si evince dal Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Secondo il testo, ora in fase di consultazione pubblica, “in media al 2100 si prevede un aumento” della temperatura nella regione italiana “con valori entro un grado” secondo lo scenario climatico migliore e “cinque gradi” secondo il peggiore scenario climatico.

Nello scenario migliore, “le emissioni saranno dimezzate entro il 2050 e prossime allo zero in circa 60 anni”.

Nel peggiore dei casi, “le emissioni continueranno a crescere ai ritmi attuali, con le concentrazioni atmosferiche di CO2 che triplicheranno o quadruplicheranno i livelli preindustriali entro il 2100”.

Continueremo sulla strada del “consumo intensivo di combustibili fossili” e non verranno prese misure di mitigazione.

Aumento del rischio incendi, fino a +20% su Appennino e Alpi Secondo il Piano, in Italia in futuro, a causa dell’aumento delle ondate di calore, “si prevede un aumento significativo del rischio incendi”. Questo aumento può raggiungere “fino al 20%, soprattutto nell’Appennino e nelle Alpi”.

Energia, in futuro poco riscaldamento e tanto condizionamento Il piano prevede anche che in futuro il fabbisogno energetico dell’Italia sarà inferiore per il riscaldamento in inverno e molto più elevato per il condizionamento in estate. Secondo il documento, “c’è una generale diminuzione, soprattutto nelle zone montuose, dei gradi giorno di riscaldamento e un aumento generale dei gradi giorno di raffreddamento per le regioni costiere e di pianura”.

Cosa accadrà al nostro mare?

Il Mediterraneo è sempre più esposto al rischio di aumento delle emissioni, in particolare di CO2 e metano, e di ondate di caldo. Lo dimostrano i dati presentati dall’ENEA nell’ambito di un evento organizzato in occasione del 25° anniversario dell’Osservatorio climatico ENEA di Lampedusa, il centro internazionale per lo studio dell’evoluzione del clima e delle sue principali variabili. I sondaggi mostrano che nell’ultimo quarto di secolo la CO2 è aumentata da circa 365 a 420 parti per milione (+15%), il metano da circa 1.825 a 1.985 parti per miliardo (+9%) e le temperature medie sono aumentate. di circa 0,5 °C unitamente alla frequenza e all’intensità delle ondate di calore.

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