(Money.it) L’Unione europea verso un primato continentale sul tema dell’ambiente: la legge sul ripristino della natura, presentata nel giugno 2022 e in discussione ancora oggi, in un clima molto diviso a Bruxelles.
Nello specifico, i ministri dell’Ambiente dei Paesi dell’Unione europea cercheranno di concordare una posizione comune su questa legge che intende proteggere e ricostruire gli habitat naturali in deterioramento e che si presenta, in questo tema, come la prima del genere a livello globale.
La proposta dell’Ue per invertire lo stato degli habitat naturali europei – l’81% dei quali è classificato in cattive condizioni di salute – ha scatenato un acceso dibattito politico, con i legislatori dell’Ue e alcuni governi che si sono opposti al disegno di legge e si sono chiesti se l’Unione stia spingendo troppo con la regolamentazione ambientale, danneggiando industrie e altri settori.
Le bozze dei documenti negoziali hanno mostrato che i Paesi intendono indebolire parti della legge, per poter così arrivare a un compromesso di accordo.
La questione della legge Ue per il ripristino della natura accende un dibattito cruciale: quanto può e deve intervenire la politica per tutelare l’ambiente? In attesa di una risposta, l’Europa si divide, mostrando quanto sia difficile legiferare su un tema così urgente, ma con tante resistenze.
Ue: cos’è la legge per il ripristino della natura
Per capire la portata della proposta di legge sul ripristino della natura, basta soffermarsi sulle parole utilizzate dall’Ue per presentarla:
“La proposta della Commissione Europea per una Legge sul Ripristino della Natura è la prima legge globale del suo genere a livello continentale. Si tratta di un elemento chiave della strategia dell’UE sulla biodiversità, che richiede obiettivi vincolanti per ripristinare gli ecosistemi degradati, in particolare quelli con il maggior potenziale di cattura e immagazzinamento del carbonio e per prevenire e ridurre l’impatto dei disastri naturali.”
La legge sul ripristino della natura è stata presentata per la prima volta dalla Commissione europea nel giugno 2022, in seguito agli obiettivi fis
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