Ucraina, l’Italia potenzia l’artiglieria di Kiev: ecco come

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) L’Italia si appresta a rifornire e potenziare l’artiglieria pesante dell’esercito ucraino. E a suggerirlo non è solo il lungo convoglio di carrarmati transitato per la stazione di Udine che ha lasciato stupiti i presenti, ma anche alcuni video girati dall’esercito in Ucraina che mostrerebbero i potenti semimoventi M109L mentre fanno fuoco contro le linee dell’esercito russo.

Video questi che testimoniamo quanto l’Italia sia rilevante per l’esercito ucraino per poter portare a termine le proprie azioni e contromosse militari. Gli M109L sono quindi alcuni dei mezzi tramite i quali il precedente Governo starebbe potenziando l’artiglieria di Kiev.

La cessione, infatti, è stata decisa dal governo Draghi all’inizio della scorsa estate 2022, quando l’Ucraina aveva indicato come priorità i rifornimenti per l’artiglieria. Il ministro della Difesa dell’epoca, Lorenzo Guerini, all’interno del comitato di Ramstein avrebbe quindi concordato le forniture, tra cui rientrerebbero gli M109L. Questi, però prima di essere stati inviati sono stati revisionati e modernizzati, in quanto modelli di produzione risalenti alla metà del ’900.

Ucraina, l’Italia potenzia l’artiglieria di Kiev con gli M109L: cosa sono e come funzionano

Prima di essere inviati al fronte ucraino, i potenti M109L – una versione aggiornata degli M109 – necessitavano di una revisione completa. Revisione che sarebbe stata finanziata con fondi messi a disposizione dal Governo degli Stati Uniti. I lavori, se è vero che la cessione è stata autorizzata dal Governo Draghi – come risulta a Repubblica – avrebbero richiesto diversi mesi poiché i semimoventi M109L di progettazione statunitense risalirebbero ai tempi della Guerra Fredda.

Ancora però non è chiaro se la revisione sia stata effettuata dall’Oto Melara – società confluita in Leonardo – o da un’azienda friulana


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