(Money.it) Benvenuti nella guerra 2.0: come avviene da secoli – se non millenni – a morire sono sempre i soldati, mai come questa volta figli dei ceti meno abbienti soprattutto per quanto riguarda la Russia, ma a differenza del passato si sta pianificando la ricostruzione a conflitto ancora in corso.
Così mentre il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha ammesso di non avere idea di quando la guerra potrà finire, l’Occidente ha ben chiaro però come spartirsi la ricca torta – almeno da 600 miliardi di dollari ma la stima potrebbe essere fortemente a ribasso – della ricostruzione dell’Ucraina, senza contare le ingenti risorse che Kiev dovrà privatizzare per fare fronte ai debiti finora contratti.
Stando a quanto comunicato dall’Ucraina dall’inizio della guerra sarebbero stati uccisi 219.820 soldati russi, di cui ben 650 soltanto nelle precedenti 24 ore; naturalmente si tratta di un dato non confermato dal Cremlino, che solitamente fornisce numeri ben diversi rispetto a quelli di Kiev che al contrario non snocciola quelli delle proprie perdite.
Oltreoceano però da tempo circola la voce di come i soldati ucraini morti sarebbero di più rispetto a quelli russi, così come appare possibile che se in un giorno sono morti 650 uomini di Mosca, quelli di Kiev caduti potrebbero essere anche di più.
I servizi segreti britannici, solitamente un affidabile megafono della propaganda di Zelensky, hanno ammesso nel loro ultimo bollettino che “l’Ucraina avanz
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