UBS-Credit Suisse: ecco chi vince e chi perde dalla fusione

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it) UBS e Credit Suisse hanno siglato un accordo storico di fusione in questo fine settimana, sperando di porre fine alle turbolenze nel mercato bancario svizzero e anche europeo. Grazie anche alla mediazione da parte delle autorità di regolamentazione, le due più grandi banche elvetiche hanno stabilito che UBS acquisterà le azioni Credit Suisse a 0,76 franchi svizzeri, il che comporterà un esborso di 3 miliardi di franchi.

L’offerta è in pratica il triplo di quella di una settimana prima di 25 centesimi per un valore complessivo di 1 miliardo di franchi, ma che era stata respinta dal Consiglio di amministrazione della banca guidata da Ulrich Koerner. Adesso si è cercato di evitare che il sistema potesse collassare, nell’interesse di tutti. Soprattutto con le dovute garanzie a UBS da parte della Swiss National Bank e del governo svizzero. A conti fatti, il sostegno statale e delle autorità monetarie per tamponare le falle potrebbe ammontare complessivamente a 260 miliardi di franchi, pari a circa un terzo del PIL della Svizzera.

Fusione UBS-Credit Suisse: vincitori e perdenti

La fusione tra UBS e Credit Suisse ha rilasciato vincitori e soprattutto perdenti, perché alla fine il sacrificio da sopportare sarà rilevante. Tra i vincitori risulta probabilmente UBS, che vedrà la sua attività di asset management spiccare il volo. I


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