L’uccellino Blu non vuole più volare nei cieli della Borsa e della finanza, anzi potrebbe ripiegare al più presto
È altamente probabile che le azioni di Twitter, uno dei social più utilizzato dall’informazione politica ed istituzionale, vengano cancellate dalla quotazione entro la fine dell’anno, dopo la conclusione dell’accordo di vendita al miliardario fondatore di Tesla, Elon Musk. La società quindi potrebbe essere rimossa dalla Borsa e non sarà più disponibile per il trading pubblico, diventando privata.
Secondo i dettami della Finanza infatti: “ Le società private non sono quotate e le loro azioni non possono essere acquistate o vendute pubblicamente. Sono spesso di proprietà di una famiglia o di un piccolo gruppo di azionisti.”
Considerando la vicenda in particolare e nello specifico il caso di Twitter, si evince che il Jumpstart Our Business Startups Act (JOBS) degli Stati Uniti del 2012 consente alla società di avere fino a 2.000 proprietari privati senza dover rispettare le normative della Securities and Exchange Commission (SEC). Se consideriamo che ad oggi Twitter è una società quotata, al momento esistono molti azionisti della piattaforma dall’uccellino blu. Se con Elon Musk andrà in porto la privatizzazione e, di conseguenza, la cancellazione della quotazione e delle negoziazioni pubbliche, molto potrebbe cambiare per gli azionisti del titolo che potrebbero dover decidere sulle azioni di Twitter in loro possesso. Cosa potrebbe capitare? Potrebbero addirittura giungere agli investitori, dei pagamenti importanti e non richiesti per la chiusura dell’affare e per cedere la loro parte dell’ Uccellino blu. Ciò potrebbe accadere perché nel momento in cui Elon Musk avvierà l’offerta pubblica iniziale a $54,20 per azione acquistando le quote in circolazione, i possessori saranno pagati a quel prezzo per ogni azione posseduta.
Quanto vale ora Twitter? il titolo tra un cinguettio e un altro e tra uno scambio e un altro, viene scambiato in Borsa a circa 49-50 dollari.