(Money.it) La stagione degli utili Usa inizia con trimestrali importanti: JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup hanno svelato i conti dei primi tre mesi del 2023.
Il settore bancario è sotto i riflettori e seguito con grande attenzione da analisti e investitori. I risultati finanziari delle tre Big Bank, offrono infatti una prima occhiata su come gli istituti di credito hanno affrontato un trimestre tumultuoso in cui tre banche più piccole sono crollate e il sistema finanziario globale ha tremato.
Tutte queste società, inoltre, facevano parte di un gruppo di 11 banche che hanno contribuito a sostenere la sofferente First Republic Bank con un’infusione di depositi combinati di 30 miliardi di dollari, mentre si trovava nel panico in seguito al fallimento della Silicon Valley Bank.
Le trimestrali sono interessanti anche per quantificare l’effetto del rialzo dei tassi Fed, che di regola porta vantaggi in bilancio per gli istituti di credito, e per capire quanto sono fondati i timori di una recessione per le grandi banche.
Di seguito, i dettagli dei risultati trimestrali delle Big Bank Usa JP Morgan, Wells Fargo, Citigroup.
Trimestrale JPMorgan: le entrate sono da record
JPMorgan Chase ha registrato entrate record nel primo trimestre che hanno superato le aspettative degli analisti grazie al reddito da interessi netto aumentato di quasi il 50% rispetto a un anno fa, spinto da tassi più elevati.
La banca ha dichiarato che l’utile è salito del 52% a 12,62 miliardi di dollari, o 4,10 dollari per azione, nei primi tre mesi dell’anno. Tale cifra include $868 milioni di perdite su titoli; l’esclusione di tali perdite aumenta gli utili di 22 centesimi per azione, con un utile rettificato di $4,32 per azione.
I ricavi a livello aziendale sono balzati del 25% a 39,34 miliardi di dollari, guidati da un aumento del 49% del reddito netto da interessi a 20,8 miliardi di dollari, grazie alla più aggressiva campagna di rialzo dei tassi della Federal Reserve da decenni.
“L’economia statunitense continua a essere su basi generalmente sane: i consumatori continuano a spendere e hanno bilanci solidi e le impre
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