(Money.it) I risultati trimestrali delle banche Usa battono le attese del mercato e confermano che il settore è più resiliente del previsto. I conti delle istituzioni finanziarie forniscono un importante quadro sull’economia e possono influenzare le decisioni di investimento non solo nel settore bancario, ma anche più ampiamente. I report sugli utili in uscita in questi giorni potrebbero condizionare significativamente il sentiment dei mercati per la seconda metà dell’anno.
Dopo la crisi bancaria di inizio anno che ha portato ai fallimenti di alcune istituzioni regionali, la stabilità del settore del credito è sotto osservazione da parte delle banche centrali, in particolare della Federal Reserve. Le decisioni future in materia di politica monetaria e tassi di interesse potrebbero essere influenzate anche dai risultati di questa stagione degli utili. È importante notare che nonostante i profitti record registrati dalle grandi banche, ci sono segnali preoccupanti che potrebbero riguardare soprattutto le banche regionali.
L’aumento dei costi di deposito e lo spostamento dei depositi non remunerati potrebbero mettere a dura prova queste istituzioni.
Tuttavia, è da sottolineare che tutte le grandi banche statunitensi hanno superato gli stress test della Federal Reserve a giugno, aprendo la possibilità di potenziali aumenti dei dividendi.
Vediamo ora nel dettaglio i risultati trimestrali di Bank of America e di Morgan Stanley.
Bank of America in rally dopo i conti record
Bank of America (BofA) ha riportato un aumento del 19% dei profitti nel suo trimestre più recente, diventando l’ultima delle grandi banche a registrare un aumento degli utili grazie ai tassi di interesse più alti. La seconda banca più grande del paese in base agli asset ha registrato un profitto di 7,4 miliardi di dollari nei tre mesi terminati il 30 giugno, rispetto ai 6,2 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli utili per azione sono stati di 0,88 dollari, rispetto ai 0,73 dollari dell’anno precedente, superando le aspettative degli analisti di 0,84 dollari per
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