(QuiFinanza.it) Dopo il modulo per la tregua fiscale (che trovate qui) e il manuale d’istruzioni su definizione agevolate, rottamazione e altre sanatorie (di cui abbiamo parlato invece qui), il 14 febbraio l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un’altra risoluzione, la n. 6/E.
Il documento contiene i codici tributo tanto attesi dai contribuenti e rappresenta dunque l’ultima tappa per sanare le irregolarità formali in materia fiscale.
I codici tributo “servono” anche per il ravvedimento speciale delle violazioni tributarie, per la definizione agevolata delle controversie tributarie e la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale.
In riferimento ai ravvedimenti speciali sono stati stabiliti diversi codici:
- TF45 – IRPEF;
- TF46 – IRES;
- TF47 – IVA;
- TF48 – Addizionali e maggiorazioni IRES;
- TF49 – Imposte sostitutive e altre imposte erariali;
- TF50 – IRAP;
- TF51 – Addizionale regionale all’IRPEF;
- TF52 – Addizionale comunale all’IRPEF;
- TF53 – Ritenute imposte erariali;
- TF54 – Trattenute addizionale regionale all’IRPEF;
- TF55 – Trattenute addizionale comunale all’IRPEF;
- TF56 – Altre violazioni tributarie.
Per quanto riguarda invece la definizione agevolata delle liti fiscali, i codici sono:
- TF20 – IVA e relativi interessi;
- TF21 – Altri tributi erariali e relativi interessi;
- TF22 – Sanzioni relative ai tributi erariali;
- TF23 – IRAP e addizionale regionale all’IRPEF e relativi interessi;
- TF24 – Sanzioni relative all’IRAP e all’addizionale regionale all’IRPEF;
- TF25 – Addizionale comunale all’IRPEF e relativi interessi;
- TF26 – Sanzioni relative all’addizionale comunale all’IRPEF.
Ci
© QuiFinanza