Transizione 5.0: scopriamo i nuovi Bonus per Formazione, Energia Rinnovabile e Green Economy

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Green Economy

Il Decreto Legge PNRR approvato in Consiglio dei Ministri lunedì 26 febbraio ha introdotto il nuovo Piano Transizione 5.0, che prevede l’erogazione di circa 13 miliardi di incentivi fiscali nel biennio 2024-2025. Questo programma di incentivi mira a sostenere le imprese che investono nella digitalizzazione e nella transizione verde, offrendo crediti d’imposta e bonus interessanti. Scopriamo insieme i dettagli di questa nuova opportunità per le imprese italiane.

Crediti d’imposta e Bonus Transizione 5.0

Una delle principali novità del Piano Transizione 5.0 è l’ammissione di investimenti in nuovi beni strumentali per autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, insieme alle spese per la formazione interna dei dipendenti. Questa formazione è finalizzata all’acquisizione o consolidamento di competenze sulle tecnologie necessarie per i nuovi processi aziendali.

Il credito d’imposta annuo concesso ad ogni impresa beneficiaria varia a seconda dell’importo degli investimenti, partendo dal 35% delle spese ammissibili per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, fino al 5% del costo degli investimenti tra 10 e 50 milioni di euro. Sono previste anche maggiorazioni per le imprese che raggiungono target energetici più elevati rispetto a quelli minimi previsti.

Spese ammesse e accesso ai bonus

Le nuove agevolazioni riguardano le spese per l’innovazione, l’acquisto di beni per l’autoproduzione di energia rinnovabile e le spese per la formazione dei dipendenti. Le imprese potranno beneficiare di un credito fiscale senza istruttoria e senza distinzioni di dimensione, settore o geo-localizzazione.

La fruizione del credito prevede la compensazione tramite modello F24 e l’eccedenza non utilizzata entro il 31 dicembre 2025 potrà essere compensata in 5 rate annuali. Il credito d’imposta è compatibile con altre agevolazioni per gli stessi costi, purché il cumulo non superi il costo sostenuto.

Per avere più dettagli sulle modalità di accesso ai bonus e sulle spese ammesse, le imprese dovranno attendere il decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che sarà pubblicato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge.

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