(BorsaeFinanza.it)
Le prossime settimane saranno roventi per TIM, che sarà chiamata a decidere in merito alle proposte per l’acquisizione di Netco, la società che mette insieme gli asset di rete del colosso delle telecomunicazioni. Dai contendenti CPD-Macquarie e KKR sono arrivate proposte migliorative e Telecom Italia riunirà il Consiglio di amministrazione il 4 maggio per fare una scelta. Non è escluso che la decisione slitti, dal momento che il 10 maggio è stato convocato un secondo Cda per l’approvazione dei conti trimestrali e che potrebbe servire per approfondire le valutazioni sulle proposte ricevute.
TIM: ecco le proposte per Netco
Sul tavolo del Cda di TIM sopraggiungeranno offerte più allettanti sulla rete rispetto a quelle presentate in precedenza da Open Fiber, società composta da CDP (60%) e Macquarie Asset Management (40%), e dalla società americana di private equity KKR. Ricordiamo che la Netco comprende la società di cavi sottomarini Sparkle, la rete primaria e la rete secondaria FiberCop, partecipata da TIM (58%), KKR (37,5%) e Fastweb (4,5%).
Il Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti ha dato via libera a una nuova offerta vincolante da parte di Open Fiber per l’acquisto di Netco per 1,3 miliardi di euro in più rispetto all’offerta del 5 marzo, con termine di validità fissato al 31 maggio. Nel dettaglio, la nuova proposta prevede: l’acquisizione del 100% di Sparkle, da parte della sola CDP, con una valutazione di 700 milioni, più 200 milioni di earn out; l’acquisto della rete primaria per 9 miliardi e di Fibercop per 9,5 miliardi. L’offerta di marzo invece era ferma a 18 miliardi di euro complessivi, ripartiti tra 10 miliardi cash e 8 miliardi di debiti. A questi andavano aggiunti 2 miliardi in caso di fusione tra Open Fiber e FiberCop.
Anche KKR ha migliorato la sua posizione su Netco. La società newyorchese alzerà la posta di 1 miliardo di euro, arrivando a una cifra complessiva di 21 miliardi di euro. L’offerta sarebbe così suddivisa: 11 miliardi in azioni, 8 miliardi di debito e 2 miliardi di earn out. KKR ha dato però scadenza a metà a maggio, quindi TIM avrebbe meno tempo per prendere una decisione rispetto alla proposta di Open Fiber. Inoltre, KKR non metterebbe più in gioco aspetti che riguardano il personale e le precedenti condizioni commerciali tra Net
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