Tfa sostegno 2023, novità in arrivo: ecco chi accede senza prove

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) Novità in arrivo per il Tfa sostegno 2023, il tanto atteso VIII ciclo, perché sembra sempre più concreta la possibilità che si vada ad ampliare la platea degli insegnanti che potranno accedere al percorso formativo senza sostenere le prove selettive.

La novità sul Tfa sostegno 2023 dovrebbe essere contenuta nella bozza del decreto per la Pubblica amministrazione che il 6 aprile ha ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri, secondo quanto anticipa anche il sindacato Flc Cgil che ha analizzato il testo.

Le novità del decreto Pa per quello che concerne la scuola, del quale si attende il testo definitivo dopo i passaggi parlamentari necessari, non riguardano solo il Tfa e coloro che devono conseguire l’abilitazione per il sostegno, ma anche coloro che l’abilitazione ce l’hanno già e che potrebbero essere assunti direttamente dalla prima fascia Gps e accedere così all’anno di prova finalizzato all’immissione in ruolo.

Vediamo nel dettaglio quali novità potrebbero essere contenute nel decreto Pa per il Tfa sostegno 2023 e le assunzioni degli abilitati.

Tfa sostegno 2023, novità: ecco chi accede senza prove

Potrebbe non servire sostenere le prove per accedere al Tfa sostegno 2023, ma basterà almeno per alcuni docenti l’essere in possesso di determinati requisiti.

La prova d’accesso al corso di specializzazione per l’abilitazione sul sostegno da conseguire presso alcune università italiane resterà, ma alcuni insegnanti saranno esonerati stando alla bozza del decreto Pa. In verità si andrà ad ampliare la platea di coloro che a oggi, su quote di riserva, possono già accedere direttamente al Tfa senza prove.

Secondo quanto riporta Flc Cgil, fino al 31 dicembre 2024 potranno accedere al Tfa sostegno VIII e presumibilmente anche IX ciclo, beneficiando di una quota di riserva, i docenti assunti a tempo determinato o indeterminato:

  • che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno;
  • che siano in possesso del titolo di studio valido per l’insegnamento.

Di fatto verrebbe eliminato dal decreto Pa l’ulteriore requisito previsto dalle norme in vigore per l’accesso diretto e vale a dire il po


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