Tesla non è più unica, ecco perché l’azione si “normalizzerà”

Di Redazione FinanzaNews24 1 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) L’azione Tesla ha perso il 6% capitalizzazione di mercato in una sola seduta, quella di lunedì 3 aprile. La causa? La pubblicazione dei dati sulle consegne nei primi tre mesi del 2023 che hanno superato le attese positive degli analisti ma non i numeri che si attendeva e aveva pronosticato il suo amministratore delegato Elon Musk. Si può ben dire che il numero uno di Tesla si è dato la zappa sui piedi ma i problemi per Tesla potrebbero aumentare nel prossimo futuro e portare a una “normalizzazione” dell’azione. La pensa così Sandepp Rao, responsabile della ricerca di Leverage Shares.

Tesla da produttore di innovazione a produttore di auto

Il sunto del pensiero di Sandeep Rao è che Tesla non rappresenta più un unicum. Anche se mantiene un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, nel frattempo diventati molto numerosi, questo è destinato a ridursi in valore. Lo stesso destino avrebbero le azioni che perderebbero parte di quel surplus di valutazione che le ha caratterizzate finora come titolo growth.

Per Rao “è semplicemente inconcepibile che Tesla rimanga l’unica scelta possibile per i consumatori negli Usa o altrove. Pertanto,


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