(BorsaeFinanza.it) Vai al contenuto
Cerca
Cerca
Close this search box.
Volumi in cambio di tagli sui prezzi: la strategia di Tesla per tenere le proprie quote di mercato nel settore dei veicoli elettrici si sta facendo sentire sui margini del produttore di automobili di Austin in Texas. La trimestrale appena presentata ha deluso gli analisti sotto molti punti di vista e le parole di Elon Musk non hanno certo rallegrato lo scenario.
Nella conference call seguita alla presentazione dei risultati si è lamentato dell’impatto degli alti tassi di interesse sulla capacità di spesa delle famiglie e ha fatto un rischioso parallelo con il 2009 “quando General Motors e Chrysler fallirono” per poi concludere con l’epitaffio “e ci sono un sacco di guerre nel mondo”.
L’impatto del taglio dei prezzi di Tesla sui risultati
L’effetto del taglio di Tesla sui prezzi delle sue auto è evidente nei conti del gruppo guidato da Elon Musk. A cominciare dai ricavi portati a casa per singola automobile venduta, ridotti dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La riduzione nei listini ha ristretto il margine lordo al 17,9% contro il 25,1% di un anno fa, poco al di sotto delle attese degli analisti, pur a fronte di un incremento del 9% dei ricavi a 23,35 miliardi di dollari. Gli utili netti rettificati si sono attestati, infine, a 2,32 miliardi di dollari pari a un utile per azione di 66 centesimi per azione contro i 73 stimati dagli analisti.
Lo scenario a cui guarda Tesla, al di là del malumore di Musk, rimane a tinte fosche. La fine del taglio dei prezzi non sembra infatti essere alle porte. Tesla si è autoimposta un obiettivo di vendita a 1,8 milioni di unità per il 2023 per raggiungere il quale sarà necessaria una accelerazione delle vendite nell’ultimo trimestre che potrebbe richiedere nuovi tagli ai listini. Questi si tradurrebbero ancora una volta in riduzione dei margini.
A sostenere le vendite nell’ultima parte dell’anno potrebbero però arrivare due novità importanti che gli ottimisti – tra cui in questo momento non figura Elon Musk – sottolineano. Verranno infatti lanciati il restyling della Model 3 e il Cybertruck, un progetto più volte rimandato nel tempo avendo incontrato alcune difficoltà. L’obiettivo di Tesla è di raggiungere vendite a 250.000 pezzi nel 2025 mentre le prenotazioni si attestano oltre il milione secondo gli analisti. Musk, tuttavia, ha dichiarato “Ci siamo scavati la fossa con il Cybertruck” alludendo all’impatto che ha avuto il progetto sui margini.
L’analisi tecnica e le strategie operative sul titolo Tesla
Nonostante lo stato depressivo di Elon Musk, il 2023 per i prezzi delle azioni Tesla in Borsa è stato più che soddisfacente. Anche tenendo conto della caduta registrata ieri dopo la presentazione della trimestrale (-5%) circa, il produttore di auto di Austin ha quasi raddoppiato il suo valore.
Il quadro grafico ha tuttavia subito un deterioramento. Dallo scorso 20 luglio si è infatti innescato un trend ribassista accompagnato dalla linea di tendenza che unisce i massimi di quella data con quelli di metà settembre e del 10 ottobre. Inoltre, il recente ribasso legato ai risultati di bilancio, ha riportato le quotazioni sulla linea di tendenza rialzista che transita per i minimi del 6 gennaio e del 27 aprile. La perdita di questo supporto dinamico proporrebbe obiettivi ribassisti a 212 dollari. Il pericolo verrebbe allontanato con un recupero di area 240 dollari.
L’andamento di Tesla in Borsa – Fonte: Bloomberg
Tesla: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, chi volesse operare al ribasso su Tesla in vista di una prosecuzione della correzione dei prezzi in Borsa, potrebbe sfruttare eventuali rimbalzi a 235 dollari. L’ingresso potrebbe essere posizionato a 234,5 con target a 218 dollari. Lo stop loss potrebbe
© Borsa e Finanza