(Money.it) Rialzo tassi Bce al 3,5%, quale effetto sul debito? È tempo di un bilancio nel post-riunione, soprattutto per l’Italia.
Lagarde ha appena sottolineato che la strada da percorrere per quanto riguarda la lotta all’inflazione è ancora lunga e non si intravede nessuna pausa o taglio del costo del denaro. Con prezzi core troppo elevati e tante incertezze su come si evolveranno salari, prezzi alimentari, guerra in Ucraina, margini di profitto aziendali, la Banca centrale europea ha ipotecato altri rialzi.
Sul fronte obbligazionario, non si è assistito al balzo allarmante dello spread o dei rendimenti del Btp decennale, che comunque viaggiano ancora su percentuali elevate, oltre il 4%.
La politica monetaria aggressiva della banca centrale europea, comunque, non sarà priva di conseguenze negative, o comunque preoccupanti, per l’andamento economico dell’Eurozona e per i conti pubblici dell’Italia.
L’Italia, con il fardello del debito, rischia dinanzi a maggiore incertezza e tassi sempre più alti?
Tassi Bce al 3,75%: cosa aspettarsi sul debito dell’Italia?
Il Btp decennale rende il 4,13% dopo la decisione di maggio della Bce. Rispetto al balzo al 4,7%, ovvero appena sotto la soglia allarmante del 5%, l’Italia può stare più tranquilla. Tuttavia
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