Tassi BCE verso il 3,75% e sui mercati arriva la recessione degli utili

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it) La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde e gli altri banchieri centrali europei hanno rilanciato il tema restrizione monetaria in Eurozona.  La numero uno dei Francoforte  ha ribadito la necessità di alzare i tassi BCE di interesse pur non indicando quale sarà il livello di atterraggio finale della manovra. “Non possiamo sapere adesso se arriveremo al 3,50%, al 3,25% o al 3,75%”. Tuttavia le dichiarazioni della Lagarde e di altri membri dell’Istituto centrale di Francoforte, quali per esempio Isabel Schnabel della Bundesbank, permettono di fare delle ipotesi solide.

BCE, tassi al 3,75% a giugno

Per prima cosa può essere escluso il caso di tassi di interesse al 3,25% in quanto, dai livelli attuali del tasso di rifinanziamento al 3%, implicherebbero un aumento di 25 punti base nella riunione del prossimo 16 marzo. A fronte dei dati sull’inflazione in Germania, Francia e Spagna, usciti oltre le attese in febbraio, e ricordando quanto scritto dalla stessa BCE lo scorso 2 febbraio in occasione dell’ultima riunione, la possibilità che i tassi vengano ritoccati dello 0,25% appare nulla: “Alla luce delle spinte inflazionistiche di fondo, il Consiglio direttivo intende innalzare i tassi di interesse di altri 50 punti base nella prossima riunione di politica monetaria, a marzo, per poi valutare la successiva evoluzione della sua politica monetaria” si legge nel comunicato stampa della Banca centrale. .

Rimangono in lizza gli altri due target, 3,50% e 3,75% ed è il secondo che sta guadagnando terreno nelle previsioni di analisti e gestori, anche in conseguenza delle dichiarazioni dei membri della Banca centrale europea, come quelle del capo economista Lane. Secondo Lane la trasmissione del rialzo


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