(QuiFinanza.it) Ultimo weekend di lavoro per il fisco: dalla prossima settimana finalmente potremo lavorare per noi e per la nostra famiglia, perchè ci siamo “liberati” di tutti gli oneri imposti dall’amministrazione fiscale: le tasse, le imposte, i tributi e i contributi sociali necessari per far funzionare le scuole, gli ospedali, i trasporti, per pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, le pensioni, ecc.. Giovedì 8 giugno infatti festeggiamo il il “Tax Freedom Day” o “giorno di liberazione fiscale” cioè il giorno dell’anno in cui iniziamo a lavorare soltanto per noi e la nostra famiglia. E’ quanto stima l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, secondo cui quest’anno ci sono voluti 158 giorni di lavoro (sabati e domeniche inclusi) per adempiere a tutti i versamenti fiscali previsti quest’anno (Irpef, Imu, Iva, Irap, Ires, addizionali varie, contributi previdenziali/assicurativi, etc.) e, rispetto allo scorso anno, ci è voluto un giorno in meno per pagare tutte le imposte.
Come si calcola
Ecco come si è giunti a stabilire che l’8 giugno è il “giorno di liberazione fiscale”: la stima del Pil nazionale prevista quest’anno (2.018.045 milioni di euro) è stata suddivisa per 365 giorni, ottenendo così un dato medio giornaliero (5.528,9 milioni di euro). Di seguito sono state “recuperate” le previsioni di gettito delle imposte, delle tasse e dei contributi sociali che i percettori di reddito verseranno quest’anno (874.132 milioni di euro) e sono state rapportate al Pil giornaliero. Il risultato di questa operazione ha consentito all’Ufficio studi della CGIA di calcolare il tax freedom day del 2023 dopo 158 giorni dall’inizio dell’anno, o
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