Tasse, i forfettari si devono mettere in regola con il quadro RS

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi cartelle

(QuiFinanza.it) Nel corso degli ultimi giorni l’Agenzia delle Entrate ha avviato una campagna nei confronti dei contribuenti forfettari, che ha destato non poche preoccupazioni. Oltre ad aver alimentato alcune polemiche tra gli addetti ai lavori. Qual era l’oggetto di questa campagna informativa? È stato dato ufficialmente il via libera all’adempimento spontaneo per i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario che avevano omesso di compilare il quadro RS della dichiarazione dei redditi 2022.

Questo particolare rigo è deputato ad accogliere alcuni elementi informativi relativi all’attività d’impresa o professionale svolta dal titolare della partita Iva. Il contribuente, che avesse aderito al regime forfettario, all’interno del quadro RS è tenuto ad indicare, ad esempio, l’ammontare complessivo delle spese che ha sostenuto per acquistare il carburante.

Il tenore della lettera, è importante specificarlo, è quello di un promemoria, che può essere inviato verso quanti non hanno provveduto a compilare il quadro RS. All’apparenza non sembrerebbe essere il frutto di un’indagine accurata che abbia portato ad individuare particolari destinatari. Un’impressione, tra l’altro, che viene confermata ufficialmente anche da un provvedimento a firma di Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate:

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione le informazioni di cui al punto 1.2, per una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso e al fine di consentire al contribuente di fornire elementi e informazioni in grado di giustificare la presunta anomalia rilevata.

Quadro RS: a cosa serve per i forfettari

All’interno del Modello Redditi il Quadro RS – più precisamente i righi da RS375 a RS381 – serve ai contribuenti che hanno aderito al regime forfettario per indicare alcune spese che hanno sostenuto per lo svolgimento dell’attività professionale. Devono essere indicate, ad esempio, i costi che vengono sostenuti per:

  • eventuali servizi telefonici;
  • i consumi relativi all’energia elettrica;
  • i costi di carburanti, lubrificanti e simili utilizzati per i veicoli impiegati nello svolgimento dell’attività professionale.

Può capitare che il contribuente si dimentichi di compilare il quadro RS: il rischio, in questo caso, è che possa scattare una vera e propria sanzione per aver commesso questa violazione.

L’adempimento spontaneo

Attraverso il provvedimento 325550 del 19 settembre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha reso note le regole per sanare questa dimenticanza in maniera spontanea. Per questo motivo l’AdE provvederà ad inviare ai contribuenti che non


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